La prima cosa che potremmo cercare di fare è cercare di capire qual è l’origine dei sensi di colpa. È però necessario, prima di tutto, fare una distinzione che sembra apparentemente assurda, ma che, in realtà, ha un’importanza fondamentale per sviluppare il nostro discorso.
archetipi
La formazione dell’archetipo transitorio [IF81focus]
A questo punto abbiamo acquisito questa visione della Realtà un po’ particolare nella quale abbiamo cercato d’inserire tutti gli elementi che potessero farvi comprendere la struttura della Realtà e del cosmo in cui vivete. Ecco, quindi, i piani di esistenza, i vari tipi di materie, adesso i moduli, gli archetipi permanenti e gli archetipi transitori.
Imprinting, istinto, archetipi nell’evoluzione [IF80focus]
Gli archetipi permanenti e gli archetipi transitori. Ultimamente avevamo parlato, se voi ricordate, di “moduli della realtà”. Prendiamo un minerale: certamente il minerale, pur essendo una forma evolutiva, non è possibile che sia governato nella sua evoluzione dagli archetipi.
Le diverse influenze degli archetipi permanenti [IF79.2focus]
Continuando a osservare gli archetipi permanenti potrei dirvi che, se ci pensate con attenzione, gli archetipi permanenti sono presenti in molte religioni. Pensate agli ordini degli angeli: questi angeli preposti – secondo i vari scalini, 9 se non vado errato – al governo della Realtà, e quindi della vita dell’uomo.
L’influenza degli archetipi sull’individuo incarnato [sf14]
Cerchiamo adesso di trovare un aggancio con ciò che vi interessa maggiormente, ovvero [la relazione degli archetipi con] voi stessi, quali individui incarnati sul piano fisico. È ovvio che ciò che ha un’importanza più immediata per l’uomo incarnato non è l’archetipo permanente (AP) bensì quello transitorio (AT).
Gli archetipi e la dualità: bene/male in un archetipo? [IF79.1focus]
All’inizio era solo Dio, l’Uno, l’Assoluto, l’Unico: i molti non esistevano ancora. A un certo punto, Dio – per qualche suo ghiribizzo particolare – emette una vibrazione.
Dalla vibrazione prima agli archetipi [IF78focus]
[…] È chiaro che il Disegno pennellato dall’Assoluto è di una complessità apparentemente enorme e stupefacente, specialmente per chi lo osserva dal relativo, come tutti voi. Sembra di una complessità talmente enorme che è molto difficile, apparentemente, riuscire a tenere in ordine, tenere al loro posto tutti i tasselli che lo compongono.
Un esempio di archetipo transitorio, quello degli alpini [IF77.2]
[…] D – Scifo, quale archetipo transitorio potremmo aver sviluppato noi, qua, in Italia?
Eh, l’archetipo degli alpini, ad esempio. Era una battuta per alleggerire ma, forse, questa manifestazione che si sta tenendo in questa città in qualche maniera può essere usata per i nostri scopi, per cercare di comprendere cosa sta dietro – a livello spirituale – a una manifestazione del genere.