La libertà, il sentire e i corpi inferiori

D – Per me chiaramente non si può essere liberi finché si è soggetti al proprio karma, cioè finché non si riesce a comprendere attraverso l’allargamento del sentire il proprio. Questo implica ovviamente un lavoro che non dovrebbe essere mentale, ma di coscienza; proprio la cosa che noi facciamo sempre fatica a raggiungere.

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Il condizionamento origina innanzitutto interiormente

È passato del tempo da quando avete affrontato con altri Maestri il discorso riguardante il condizionamento. Vediamo allora se si può trovare qualche elemento ancora alla luce di quanto fino a questo punto abbiamo assieme cercato di sviscerare, per comprendere più a fondo questo importante tema.

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La volontà condizionata dall’emozione e dalla ragione (v2)

Alcuni anni fa eravamo venuti a parlare della volontà, sottolineando il fatto che, contrariamente a quella che è opinione comune, l’individuo che ha volontà non è quello che riesce bene nel fare ciò che gli piace, ma quello che, all’opposto, riesce a fare bene ciò che non è completamente di suo gradimento.

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Evoluzione della coscienza (IIF3)

Introduzione insegnamento filosofico 3
Come abbiamo visto in precedenza, la materia dei vari piani si struttura in maniera diversa per formare i corpi che ogni individuo incarnato possiede, sempre diversi e sempre costruiti dal nuovo ogni volta che vi è la necessità di una nuova vita fisica. Quindi, ad ogni incarnazione, l’entità “indossa” un nuovo abito fisico, un nuovo abito astrale e un nuovo abito mentale, diversi da quelli posseduti nelle vite precedenti non soltanto come forma ma anche come struttura e composizione dei vari tipi di materia che li compongono.
Questi tre corpi (che noi definiamo transitori) devono essere rinnovati ogni volta proprio in quanto esauriscono la loro necessità e la loro utilità nel periodo che serve all’individualità incarnata per fare esperienza sul piano fisico e per trarre da questa esperienza ciò di cui abbisogna, in quel momento, per crescere.

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La coscienza di esistere in Te

Io ti ringrazio
per avermi dato la coscienza di esistere,
per avere permesso che questa coscienza di esistere
mi contrapponesse alla realtà a me esterna,
per aver fatto sì che questo mio contrappormi alla realtà esterna
mi abbia indotto a pensare che anche le altre persone
siano esterne a me e a me contrapposte.

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L’illuminazione, il completamento del corpo della coscienza-2 (IF18)

Insegnamento filosofico 18
Questo post sviluppa il ragionare iniziato in Personalità, nadis, chakra, allacciamento corpi, evoluzione-1(IF17)
Visto che questa sera abbiamo parlato per un attimo e brevemente di un Maestro, vorrei fermarmi di sfuggita per sfatare alcune cose che vengono dette a proposito dei Maestri e che non corrispondono a verità; vorrei cioè parlare di quella che viene definita “illuminazione”.
Se voi prendete i testi di filosofia orientale e non, potete leggere che determinati Maestri ad un certo punto si sono “illuminati”, e con questo termine

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Chi compie la scelta delle condizioni di una nuova incarnazione?

Com’è che avviene l’incarnazione? Da molte parti, nel tempo, nei secoli addirittura, è stato supposto che l’individuo disincarnato avesse la facoltà di poter scegliere se incarnarsi in un posto o nell’altro.
Al di là di questo – evidentemente impossibile, perché allora sarebbero tutti ricchi, belli e intelligenti! – è ovvio che non è possibile che sia l’akasico (la coscienza, ndr), o l’entità disincarnata a scegliere la propria incarnazione.
Se cosi fosse, come potrebbe essere possibile strutturare la Realtà, così complessa com’è?

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L’Io non è il demonio

Voi pensate che l’Io sia il demonio; niente di più sbagliato. L’Io non è né buono né cattivo, semplicemente esiste come risultante delle varie forze che arrivano all’individuo. Questo non significa che qualsiasi cosa l’Io vi induca a fare sia sbagliata.
Ci sono due aspetti da considerare in questa situazione: intanto molte cose costruite dall’uomo nel corso della sua storia, molte delle cose più meravigliose e più belle, più piene d’amore e via dicendo, sono state costruite sotto la spinta dell’Io; secondariamente, dovete considerare che quello che è importante riconoscere è la vostra motivazione, la motivazione dell’Io, non l’azione; perché l’azione in se stessa può avere degli effetti positivi, può essere giusta,

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