Il coraggio di agire [A241]

Pace a voi, figli e fratelli che vivete in una società tormentata e travagliata, ferita e squarciata dagli estremismi, dall’intolleranza e dagli egoismi personali di pochi che calpestano i molti apparentemente impossibilitati a opporsi a eventi dolorosi e drammatici verso i quali la coscienza si sente impotente e inerme.

A tutti voi, figli e fratelli che fate parte dei molti, ricordo che non siete così inermi e impotenti come il vostro Io vi fa sentire, e che vi manca principalmente il coraggio di fare sentire le vostre molte voci come se fossero una sola voce, dimostrandovi più pronti, comunque sia, a salvaguardare i vostri interessi e i vostri privilegi – per pochi che essi vi possano sembrare – piuttosto che accettare anche solo quei piccoli sacrifici che, pure, renderebbero più facile e più vivibile dignitosamente il vissuto dei vostri fratelli.

È sempre più facile piangere e addolorarsi per vittime delle quali dopo pochi giorni non ricorderete più né i volti né i nomi, piuttosto che far sbocciare un sorriso in chi è nella vostra sfera esistenziale e, quindi, rientra nelle vostre possibilità di azione.

Come potete adirarvi per i fondamentalismi quando voi stessi non riuscite ad accettare veramente chi ha una cultura, una religione, un modo di essere che si discosta da quelle che sono le vostre tradizioni, tendendo ad aspettarvi che i “diversi” da voi si sforzino di diventare simili a voi e non viceversa, come se voi foste in possesso dell’unica ed eterna Verità?

Fate risuonare le vostre voci in un’unica voce, perché soltanto in questa maniera potrete stemperare, se non addirittura annullare, le voci dei pochi che sembrano avere in mano le sorti dell’umanità.

Se ci ponete attenzione, vi accorgerete che questo, in realtà, comincia già ad accadere, e che in molte parti della Terra gruppi di molti incominciano a unirsi e a far sentire la loro protesta e questo senza bisogno di ricorrere agli stessi metodi che i pochi mettono in atto per affermare se stessi e i loro interessi: la violenza, la prepotenza, il ricatto, la coercizione, l’assassinio.

Giorno verrà in cui il sentire dei molti prevarrà sull’incomprensione dei pochi e, finalmente, l’uomo si troverà a vivere in una società in cui tutti, magari, saranno anche relativamente più poveri di beni materiali ma saranno comunque più ricchi di senso di fratellanza, di unione di intenti e di comunione del sentire.
Pace a voi, figli e fratelli. Baba

0 0 votes
Valutazione dell'articolo
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti commenti
0
Vuoi commentare?x