Le conseguenze delle errate decodifiche del corpo akasico [A182-sdc6]
Prima di andare avanti nella nostra disamina riguardante i sensi di colpa e il loro rapporto con il somatismo pensiamo che si renda necessario chiarire alcuni punti che riteniamo debbano essere ben chiariti e compresi al fine di ragionare basandoci tutti sugli stessi punti di riferimento.
Il senso di colpa negli animali [A181-sdc5]
La quasi totalità dei casi in cui, osservando le reazioni di un animale gli si attribuisce un senso di colpa risulta essere il frutto di proiezioni antropomorfiche da parte dell’uomo.
Da una non comprensione al senso di colpa [A180-sdc4]
Come si rileva da quanto abbiamo detto fino a questo punto il senso di colpa fa capo a un’incomprensione dell’individuo.
Il limite dell’analisi di sé fondata sul passato [A179-sdc3]
[Segue da A178] Prima di salutarci vorrei porgervi alcune altre considerazioni, non più di tipo principalmente filosofico bensì di tipo pratico, volte ad aiutarvi nel cambiare le vostre abitudini di osservazione di ciò che si muove al vostro interno e, in particolare, dell’argomento che stiamo affrontando, ovvero l’osservazione dei vostri sensi di colpa.
La nascita del senso di colpa [A178-sdc2]
[Segue da A177] Non dobbiamo perdere di vista il fatto che ogni tipo di somatismo ha, come fattore scatenante della sua genesi, un qualche tipo di errata o deficitaria decodifica delle vibrazioni emesse dagli Archetipi Permanenti e, di conseguenza, una comprensione che ha necessità di venire aggiornata e completata. Ma questo cosa sta a significare a livello logico? Scifo
Introduzione al ciclo sui sensi di colpa [A177-sdc1]
È giunto il momento di aggiungere un ulteriore elemento dal quale chi sta cercando di risalire alle incomprensioni che, come abbiamo visto fin qui, stanno alla base di qualsiasi tipo di somatismo, sia esso “fisiologico” sia esso “comportamentale, potrà trarre nuovi elementi di indagine; questo elemento è il senso di colpa.
Volere e potere: i miracoli [A176]
Volere è potere ed Eterno Presente [A175]
[Segue da A174] Ecco che, gradatamente e inevitabilmente, stiamo finendo con lo sconfinare nella prospettiva fornita dall’insegnamento filosofico. Il Cosmo, come abbiamo detto ormai più e più volte, tende a mantenere intatto il suo equilibrio energetico e vibrazionale, operando al suo interno in maniera da riequilibrare quelle porzioni della sua Realtà che i vari processi dinamici che operano al suo interno, localmente e momentaneamente, rendono squilibrati.