D – Noi abbiamo davanti una realtà che arriva al corpo akasico e muore lì, invece c’è ben altro oltre il corpo akasico!
Certo.
D – A chi risponde il corpo akasico?
[…] Diciamo che, come voi sapete, avete dei corpi inferiori e un corpo akasico. I corpi inferiori sono transitori, durano per il tempo in cui voi compite la vostra evoluzione all’interno del piano fisico, e poi non avrete più bisogno d’incarnarvi, non vi incarnerete più, non avrete più corpi inferiori, avrete soltanto corpo akasico. Fino a qua ci siamo arrivati tutti.
Beh, mi sembra che si poteva estrapolare buona parte di quello che succede dopo da quanto abbiamo detto. Voi sapete che il corpo akasico di ogni individuo cosa fa? Attraverso l’allargamento della sua comprensione, finisce con l’unirsi agli altri corpi akasici, formando le famose isole akasiche.
Queste isole akasiche, a loro volta, a mano a mano che la comprensione dei componenti delle isole akasiche aumenta, diventano sempre più compatte fino a diventare un’unica isola akasica in tutta la Realtà. Quindi è come se fosse un unico grande corpo akasico, un’unica grande isola di comprensione della Realtà attraverso la quale la Vibrazione Prima passa tranquillamente senza doversi fermare neanche un po’, essendo stata completamente compresa.
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Perché questo succeda, bisogna che questa grande isola di comprensione sia ormai unita con l’Assoluto. Se è unita con l’Assoluto significa che questa grande isola di comprensione è una parte dell’Assoluto stesso, ecco quindi che vi trovate fusi in Dio, da dove non siete mai venuti via, in realtà; il vostro è stato soltanto un peregrinare illusorio all’interno della realtà che voi stessi stavate costruendo, e il vostro cammino è finito.
D – Sono gli altri tre corpi superiori all’akasico che restano un mistero…
Ma, vedi, non è che siano un mistero poi così grosso! Il problema è che è difficile farveli comprendere con le parole, perché sono come tre diverse condizioni del corpo akasico dopo l’evoluzione raggiunta attraverso le incarnazioni; vi sono tre stadi diversi di corpo akasico, diciamo così.
D – Per cui c’è una specie di corpo akasico inferiore, medio e superiore?
Diciamo così se vi può aiutare, ma secondo me lo troverei più comprensibile se pensassi al:
1- corpo akasico dell’individuo,
2- al corpo akasico dell’isola akasica,
3- al corpo akasico della massa akasica;
e poi l’Assoluto, che comprende tutti i corpi akasici.
D – Sempre più aggregato?
Sempre più aggregato, certamente; per arrivare all’aggregazione totale, che non può essere che l’Assoluto.
D – Ma la consapevolezza di sé, completa, che il corpo akasico di ciascuno di noi raggiunge al termine di queste incarnazioni, quindi finita l’esigenza di incarnarsi, io la immagino come relativa all’individuo-corpo akasico; nel momento in cui passa a questi tre livelli diventa parte di una individualità diversa oppure mantiene un qualche cosa di sé?
No, mantiene le proprie caratteristiche pur sentendosi parte del Tutto; è diverso.
D – Quindi non c’è un macro-organismo; si è parte di qualcosa di più grande…
No, è un macro-organismo, in cui però ogni cellula è consapevole del percorso fatto e condivide il suo percorso con tutti i percorsi delle altre cellule.
[…] D – Diventiamo parte di un organismo diverso?
È diverso soltanto perché si amplia ma, in realtà, continua a mantenere la parte che già c’era aggiungendone dell’altra; quindi non è mai diverso, è sempre se stesso però, ampliato. D’altra parte, è l’analogo della vostra comprensione: non è mai «diversa», semplicemente si amplia e si completa.
La stessa cosa che accade nel vostro corpo akasico durante le vostre incarnazioni, accade dopo che il vostro corpo akasico ha finito di farvi incarnare e amplia la sua coscienza unendola con le altre coscienze che hanno raggiunto il suo stesso Sentire, sempre di più fino a raggiungere il Sentire dell’Assoluto.
D – Io pensavo che dopo il corpo akasico ci fossero ancora tre corpi spirituali, riferiti al solo corpo akasico dell’individuo; invece, praticamente, al di là del corpo akasico singolo, ci sono queste realtà sempre più vaste, sempre più totali di consapevolezza.
Che non è niente di nuovo; perché se voi andate a vedere nell’esoterismo più tradizionale, trovereste il concetto di noùri, che in qualche maniera è lo stesso concetto che ho presentato questa sera. Lo trovate anche su Internet, se volete. (Si veda l’opera di Pietro Ubaldi, ndr). Scifo
Precisazioni importanti in questo post. Grazie.
Grazie