Le speculazioni filosofiche che vi allontanano da voi stessi [A57]

Ho osservato il vostro parlare e ho l’impressione che abbiate perso di vista – la maggior parte di voi – qual è lo scopo di questi incontri; certamente tagliare il capello in quattro va bene, cercare di capire questo o quell’altro, è tutto giusto, però è stato perso di vista qual era lo scopo di questi nostri ultimi interventi. Ve lo ricordate qual era lo scopo?

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L’intenzione che muove la curiosità

Sotto il profilo dell’evoluzione dell’individuo non vi è curiosità giusta né curiosità sbagliata, ma vi è soltanto un tentativo di comprensione attraverso la curiosità a gradi ovviamente diversi e che tuttavia è giusta per quell’individuo in quel momento per arrivare a comprendere anche la più piccola delle cose che non aveva ancora compreso.

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L’avventatezza della mente

L’avventatezza della mente non è una cosa semplice da comprendere, perché per arrivare a definirla nella sua interezza essa andrebbe esaminata nei suoi perché che provengono dai corpi inferiori, ma anche da quelli che provengono dal suo corpo akasico per non andare oltre.

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Come il corpo astrale modifica l’intento mentale

Questa sera avete parlato di «mente» facendo forse un po’ di confusione, poiché non avete poi ben chiaro quello che noi si intende per «mente». Ecco così che, per alcuni di voi, la mente è stata assimilata al vostro cervello, da altri è stata assimilata al processo mentale, da altri è stata assimilata ai meccanismi del corpo mentale, ma che cos’è – in realtà – che si può intendere per «mente»?

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La realtà personale è incomunicabile fino in fondo agli altri

La mente! Vi è la tendenza, nella società attuale, di supervalutare la mente; di considerare le persone colte o intelligenti come delle persone molto evolute; di dire, ad esempio, di una persona: “Quella persona ha una gran bella mente”, pensando in quel modo di fare un gran complimento a quella persona.
In realtà la mente non è altro che uno strumento, che può venir usato bene o male da un individuo, ma che non può essere usato da chi osserva quell’individuo per dare un giudizio o fare una classificazione di una persona. Sarebbe un po’ come giudicare una trasmissione televisiva “una gran bella trasmissione” soltanto perché l’apparecchio che la trasmette è il televisore più raffinato dal punto di vista elettronico.

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La natura della mente e il suo governo

La mente, figli miei: quel grande dono della misericordia divina, la mente che ghettizza, separa, divide, allontana gli individui l’uno dall’altro.
La mente che crea opere che sfiorano, quasi, la grandezza divina.
La mente che porta ad annullare, ad uccidere gli altri.
La mente: quest’arma a doppio taglio, così importante e così meschina. Ma che cosa potete fare affinché il suo operare, il suo operato, non sia più negativo, ma possa portarvi, gradualmente, lentamente, alla comunione con tutti gli altri fratelli?

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