La vita intesa come esperienza di comprensione [A243]

D – Che cosa intendiamo per “esperienze che si presentano”?

Il concetto di esperienza è molto meno semplice di quanto si pensi e senza dubbio di grande portata. In realtà potremmo semplicemente definire esperienza ogni situazione, all’interno delle proprie giornate, in cui ci si trova davanti alla necessità di operare delle scelte, e non è possibile fare una graduatoria tra le esperienze affrontate e le scelte che vengono effettuate, in quanto le scelte che vengono messe in atto hanno tutte un sottofondo di necessità di comprensione di qualche fattore che, fino a quel momento, non era stato compreso, e anche la più piccola comprensione risulta indispensabile all’individuo per mettere a posto i tasselli del suo sentire tanto quanto una grande comprensione.

D’altra parte, tenete presente che le grandi comprensioni, per essere veramente tali in maniera definitiva, devono essere complete in ogni loro aspetto – quelle che noi, normalmente denominiamo “sfumature” – e, di conseguenza, sono favorite dall’acquisizione di tante comprensioni apparentemente piccole.

In quest’ottica che tiene conto del cimentarsi nell’individuo nel compiere le sue scelte, si può facilmente arrivare a comprendere che, in realtà, ogni avvenimento a cui partecipiamo nel corso della nostra vita, per piccolo che esso sia, può essere definito “esperienza”, e questa considerazione non può portare ad altro che a considerare l’intera vita che si vive come una continua palestra di esperienze nella quale esercitiamo a ogni piè sospinto la nostra reale comprensione.

Dal momento che ogni nostra scelta è “guidata” dalla nostra comprensione e messa in atto dal nostro Io all’interno della vita che si affronta durante l’incarnazione, è evidente che ogni esperienza contiene aspetti reattivi che riguardano l’intera somma delle reazioni dei corpi dell’individuo, dal corpo della coscienza (che suggerisce le scelte sulla scorta delle comprensioni raggiunte – e, quindi del grado di sentire dell’individuo al momento della scelta) ai riflessi che le scelte compiute e gli effetti che ne derivano hanno all’interno del circolo vibratorio akasico/fisico che, come sappiamo, esiste per portare alla coscienza dell’individuo quelle briciole di comprensione che, vivendo, via via acquisisce, dando luogo, in questo percorso di interiorizzazione, a sensazioni, emozioni e riflessioni che completano il quadro dell’esperienza affrontata, portando al corpo della coscienza il massimo dei dati che l’individuo, a quello stadio della sua evoluzione, può recepire.

Gli esempi che hai portato esaminano soltanto un tipo di esperienza, cioè quell’esperienza che riguarda principalmente la parte esterna della vita dell’individuo, portandolo a cercare soddisfazione ai suoi bisogni attraverso i viaggi in paesi esotici e lontani, con abitudini e modi di vivere, dai propri, oppure a dedicare parte del suo tempo alle frequentazioni di corsi (quasi sempre, a loro volta, esotici o inconsueti, nell’illusione dell’Io che ciò lo innalzi sui suoi simili), oppure ancora ad allargare i rapporti a persone nuove o il dedicarsi a discipline sportive, teoricamente salutiste ma che, in realtà, molto spesso sottopongono a stress fisiologici corpi non abituati a tali sforzi.

Se analizzassimo ognuna di queste scelte di esperienza ci renderemmo conto che esse corrispondono a bisogni personali ben precisi (il sentirsi più “globali” degli altri, o il sentirsi di più ampie conoscenze rispetto ad altri, o il desiderio di cercare di supplire alla mancanza di rapporti profondi con una quantità massiccia di rapporti superficiali con molte persone – e al giorno d’oggi i cosiddetti “social” contribuiscono largamente al diffondersi di un tale tipo di illusione – o il tentativo di apparire esteticamente piacevoli, convinti, magari, che la persona bella esteriormente sia sinonimo dell’essere belli anche interiormente.

In ogni caso si tratta comunque e sempre di esperienze e dell’applicazione di quella sorta di comandamento che vi diamo spesso ovvero: “quello che è oltremodo importante per la vostra crescita è che viviate il più pienamente possibile la vostra vita per quanto difficile essa vi possa apparire”.
Continua nella pagina successiva…

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