La fusione dei sentire e la natura del Cerchio Ifior

Allora, alla domanda “chi siamo noi?” la risposta non può essere che una solamente: noi siamo voi (o, se preferite, voi siete noi), perché apparteniamo alla stessa massa akasica formata dalla fusione dei sentire a cui ognuno di voi è inconsapevolmente collegato.

Potremmo ampliare ancora di più la visione che vi ho presentato ricordandovi che nella massa akasica finale e totalmente strutturata interna al Cosmo (e qui ci si potrebbe addentrare in maniera scombussolante sul concetto del tempo e dell’Eterno Presente, ma ritengo che per voi possa essere troppo, ed eventualmente ne riparleremo quando ritorneremo a parlare tra di voi in futuro, come vi abbiamo promesso) sono comprese le fusioni di sentire con le razze che vi hanno preceduto sul pianeta ma anche – ah, il tempo, che elemento frastornante! – quelle delle razze che verranno dopo di voi.

Allora come mai, potreste chiedervi, le informazioni e le comprensioni raggiunte da queste razze successive alla vostra non sono a vostra disposizione?
La domanda è semplice, ma è anche abbastanza semplice pure la soluzione del quesito: le informazioni, per arrivare alla consapevolezza dell’individuo incarnato devono riuscire a compiere un percorso continuo attraverso i vari sentire e perché ciò sia possibile è necessario che i sentire trovino degli allacciamenti senza interruzioni nei sentire che cercano di raggiungere. E questo non è possibile se non quando le fusioni hanno raggiunto un grado tale di collegamenti da permettere la continuità nel passaggio delle informazioni.

Quindi è una cosa che può accadere solo in presenza di continuità di sentire che attraversi la fusione nella sua totalità, cosa relativamente rara ma non impossibile, tant’è vero che nel tempo vi sono stati dei casi in cui ciò è avvenuto, come viene raccontato da sbalzi improvvisi delle cognizioni da parte anche della vostra razza a seguito non di un processo ragionato e logico ma di un’improvvisa e inspiegabile intuizione o, addirittura, attraverso le soluzioni presentate da un sogno. Ma ritorniamo al “chi siamo noi”.

Come abbiamo detto noi siamo voi, in quanto apparteniamo alla massa akasica di cui fate parte ed è proprio questa appartenenza a uno stato comune che ci ha permesso, in questi decenni, di venirvi a parlare, talvolta mostrandoci a voi come esempi della vostra coscienza più ampia, talaltra diventando per ognuno di voi delle Guide verso una conoscenza della Verità che, a ben vedere, in realtà già vi appartiene, relegando il nostro ruolo non già a quello di Maestri, bensì a umili portatori delle conoscenze relative al futuro non di voi come essere incarnati, bensì di voi come sentire in via di sviluppo all’interno dell’evoluzione cosmica.

I nostri interventi sono stati senza dubbio favoriti dalla nostra affinità con voi e abbiamo potuto portarvi interventi di individualità che, magari, hanno avuto episodi di vite talvolta famose: è evidente che nel calderone della massa akasica i personaggi “illustri” sono inevitabilmente stati tanti e avremmo potuto adoperare ognuno di loro per parlarvi, anche se ciò, quando è avvenuto in maniera palese (il più delle volte gli interventi sono stati anonimi o adoperando pseudonimi per non far perdere importanza ai vostri occhi il senso di ciò che veniva detto, sovrastato dallo stupore per la manifestazione di un qualche personaggio famoso), è stato fatto in gran parte per catturare la vostra attenzione e stimolare la vostra curiosità, dal momento che, a ben vedere, la voce che vi ha parlato in questi quarantanni avrebbe potuto essere solamente una, senza perdere o limitare in nulla ciò che vi abbiamo detto nel tempo.

Con queste mie parole spero di avervi dato di che pensare almeno fin a quando il Cerchio Ifior (o come verrà chiamato, in futuro) riprenderà il suo percorso (non nella presente incarnazione, ndr), lungo il percorso del simbolo dei simboli, ovvero il Cerchio, che tutto racchiude e che esprime nella sua semplicità il concetto dell’Assoluto come unica e indivisibile Realtà. Scifo