Forme-pensiero e connessioni vibratorie tra le persone

[…] D – Le creiamo noi le forme-pensiero?
Diciamo che una buona parte delle forme-pensiero è creata da voi, certamente.
D – Le crea anche qualcun altro?

Beh, le possono creare – cosa a cui nessuno aveva pensato – le entità disincarnate che hanno abbandonato il piano fisico, che risiedono sul piano astrale. Avendo ancora un corpo astrale e un corpo mentale significa che il loro corpo mentale è ancora all’interno del piano mentale e agisce sulla materia mentale; essendo spinti da desideri, all’interno del piano astrale questi desideri, se sono molto forti, molto concentrati, possono provocare la creazione di forme-pensiero.

D – Ma le forme-pensiero create nel piano astrale e nel piano mentale possono essere sia positive che negative e influiscono anche sul piano fisico?

Diciamo che possono influire; però, perché possano influire, vi debbono essere parecchie circostanze concomitanti: intanto bisogna vedere se intendi che possono influire sulla persona che ha prodotto la forma-pensiero, o se intendi che possano influire su altre persone. Ti faccio io le domande, invece di farle tu a me, così vediamo di chiarirci di più le cose, vero? Allora, cosa vuoi sapere: se influiscono sulle persone che hanno pensato o sulle persone al di là di quella catena…

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D – Io penso che le persone siano una specie di «antenne» che magari, forse, possono captare o meno le forme-pensiero degli altri piani…

Sì, certo; su questo posso essere – in linea di massima – d’accordo; però qua, a questo punto, bisognerebbe fare un attimo un piccolo corso accelerato sull’antenna.
No, non è una battuta, cari, perché, vedete, le antenne non sono tutte uguali: ogni antenna ha una gamma di ricezione delle onde che può percepire, e ognuno di voi è un’antenna diversa. Questa diversità di gamma di onde che ognuno di voi può percepire da che cosa è data?

È data, principalmente, da come siete costituiti, quindi è data principalmente dal vostro corpo fisico, astrale e mentale ma, in particolare, dal vostro sentire, da ciò che avete compreso e quindi, di riflesso, dai problemi che voi vi trascinate in questa vita, che dovete cercare di risolvere per avere una maggiore comprensione.

Questo fa di voi delle antenne che emanano delle vibrazioni diverse l’una dall’altra, completamente diverse, anche se – sotto certi punti di vista – simili; poiché le necessità evolutive e anche le condizioni evolutive del sentire di ognuno di voi è diverso e quindi le onde che emanate sono sempre e comunque diverse l’uno dall’altro; al punto tale che un’entità disincarnata potrebbe riconoscere ognuno di voi soltanto osservando le vibrazioni che emettete.

D – Quindi siamo energia?

Certamente, siete energia. Tutti quanti; e non solo tutti ma «tutto» proprio.
Ora, il discorso delle forme-pensiero: la forma-pensiero che cos’è?
Non è altro che una creazione energetica che parte da un individuo che si condensa in materia. Questa materia si condensa in quel particolare modo sotto la spinta delle vibrazioni emesse dall’individuo che l’ha creata; quindi è una particolare forma energetica anch’essa.

Ora, la persona incarnata sul piano fisico può essere antenna per quel tipo di forma-pensiero nel momento che possiede con essa una certa affinità vibratoria. In quel momento, senza dubbio, vi è la possibilità che possa entrare in contatto con questa forma-pensiero, che vi sia uno scambio di energia.

D – Questo dipende dai «sentire» analoghi?

Diciamo che dipende «in parte» dal sentire analogo e, di conseguenza, anche dai problemi analoghi.

D – Anche i problemi?

Anche i problemi analoghi. Supponiamo che la forma-pensiero di cui stiamo parlando sia una forma-pensiero dovuta a un desiderio molto forte – un classico, proprio: di panna montata – una grande golosità di questa panna montata: se la persona incarnata sul piano fisico (faccio un esempio proprio terra-terra, non è poi così chiara, immediata, la situazione) possiede lo stesso tipo di golosità, lo stesso desiderio per la panna montata, ecco che questa vibrazione, che è un desiderio – perché il desiderio è, comunque sia, una vibrazione – può risuonare della stessa vibrazione della forma-pensiero che desidera la panna montata.

Allora le due vibrazioni si trovano, si riconoscono, in qualche modo si alimentano l’una con l’altra e il desiderio di panna montata della persona che è entrata in contatto con la forma-pensiero diventa ancora più acuto.

D – E influisce anche sull’ambiente?

Dipende dal tipo di forma-pensiero. Certamente vi è una forma-pensiero ambientale, ma quella è una forma più generale, che non è dovuta a una persona sola, bensì a un gruppo di persone, o a un insieme più vasto di persone.

Se voi poteste osservare dal nostro punto di vista il pianeta e vedere le masse di vibrazioni del pianeta, vi accorgereste che – così come se guardaste il pianeta a infrarossi vedreste le zone più calde, le zone meno calde, e via dicendo – vi sono delle zone di vibrazioni particolari che accomunano un certo ambiente, altre di vibrazioni particolari che accomunano un altro, e via dicendo.

Questo è dovuto al fatto, per esempio, che so io, che nella società occidentale molti siano attratti dal desiderio di possedere delle cose; questo fa sì da creare un tipo di vibrazione che si incontra di più nell’ambiente occidentale in modo particolare; e se voi poteste guardare dal nostro punto di vista, vedreste che vi è questa comunanza di vibrazione che forma, se non una forma-pensiero, quanto meno una zona vibratoria comune di tutte queste persone che hanno questo tipo d’interesse o di spinta interiore. Georgei


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9 commenti su “Forme-pensiero e connessioni vibratorie tra le persone”

  1. Chiaro. Le forme-pensiero sono energia, come del resto ogni cosa che è. È l’energia è una vibrazione.
    Noi siamo attratti o respinti o indifferenti rispetto rispetta a questa vibrazioni emessa delle forme-pensiero, dalle persone e dalle cose in generale.
    Quello che è importante sta nel fatto di non fermarsi alla forma esteriore. Quando ascoltiamo dobbiamo ascoltare la vubrazione andare oltre la semplice “lettera” della forma.
    Grazie.

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    • No, direi che il Covid non è una forma-pensiero ma una situazione legata alle necessità evolutive. della razza attuale (magari arriveremo a capire qualcosa che altrimenti non avremmo capito!)
      Quello che si può dire, invece, è che l’esperienza Covid può dare vita a forme-pensiero individuali che possono diventare comuni quando recepite da più persone. Personalmente io le vedo come una sorta di archetipi transitori che accomunano più persone (ad esempio la diffidenza attuale verso i vaccini) con una durata limitata nel tempo di pari passo con la persistenza della problematica (in questo caso il Covid) che ne ha stimolato la formazione…
      Almeno, questo è quanto credo di aver capito io.

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        • credo che sia difficile dare una risposta precisa dato che i bisogni di comprensione individuale si aggiungono a quelli di comprensione della totalità dell’umanità. I
          In linea generale penso che molti si siano resi conto dell’importanza degli altri e dei contatti con loro e, di conseguenza, è un passo avanti verso il superamento dell’individualismo,
          Oppure il ricondurre l’ambiente scientifico a una maggiore umiltà, trasformando il “io so” in “io credo di sapere”,
          E così via: i rivoli da comprendere sono veramente tanti!

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