La volontà sorretta dal sentire (v4)

Egli disse: «sia fatta la luce» e la luce fu.
Fu un attimo, fratelli, un attimo di volontà, perché rendetevi conto che se esiste una volontà che può essere fermata, o deviata dai pensieri, o dalle emozioni, dai desideri, dagli accadimenti quotidiani, esiste anche una volontà a cui nulla si può opporre.

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Come coltivare la volontà (v3)

Il più delle volte, se i progetti che si vogliono portare avanti sono cose sensate, se non coinvolgono gli altri in modo non lecito, se sono accettabili, giusti o corretti, quando le circostanze esterne sembrano voler bloccare, fermare, impedire di portare avanti quel tipo di azione, l’individuo deve fermarsi un attimo e osservare alcune cose.

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Una definizione di “intelligenza” (cm4)

Definire cosa sia l’intelligenza è sempre stato alquanto ostico per tutti coloro che, nei millenni, si sono provati a farlo.
Nella maggioranza dei casi essa ha finito con l’essere definita rapportandola a particolari qualità dell’individuo, rendendo quindi la definizione, già di per , soggettiva e relativa al punto di vista di chi ha tentato di definirla.

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La volontà condizionata dall’emozione e dalla ragione (v2)

Alcuni anni fa eravamo venuti a parlare della volontà, sottolineando il fatto che, contrariamente a quella che è opinione comune, l’individuo che ha volontà non è quello che riesce bene nel fare ciò che gli piace, ma quello che, all’opposto, riesce a fare bene ciò che non è completamente di suo gradimento.

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Il corpo mentale, il cervello e la parola (cm3)

Tra i doni che il Grande Architetto ha elargito a quella fase dell’evoluzione che è rappresentata dall’essere umano, ve n’è uno che può essere considerato lo strumento principale per il rapportarsi dell’uomo non soltanto con se stesso ma, specialmente, con ciò che gli è esterno.
Questo dono è la parola.

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“Certamente siete migliori di come vi esprimete solitamente”

Ci sono dei momenti in cui dici: “Vedo un tramonto e sono con Dio!”. È quel momento in cui io “sgancio un attimo”. Perché può succedere? È proprio lì il punto sbagliato, in realtà tu non “sganci” affatto; semplicemente, la tua percezione fisica costruisce un ponte che ti aggancia per qualche attimo ad un sentire più vasto quale può essere il sentire la presenza della Divinità in un tramonto.

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Siamo uniti a tutto ciò che ci circonda

Mai pensare di essere un centro staccato dagli altri centri che, con voi, sperimentano e sono.
L’evoluzione della coscienza di essere parte dalla mera sensazione di sentirsi vivo per arrivare alla più sublime rappresentazione del sentirsi d’essere una parte di un Tutto unico…

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Conformismo, anticonformismo, ipocrisia

Io vorrei parlarvi del conformismo e di qual è l’atteggiamento dell’evoluto nei confronti del conformismo.
L’evoluto è conformista oppure no? Ebbene, se voi ricercaste sul dizionario la definizione di questo termine vedreste che conformismo significa adattarsi, conformarsi a delle regole etico-morali di una società. E questo, sotto un certo punto di vista, può essere valutato positivamente in quanto è logico che in una società che si rispetti debbano esserci dei principi etici, dei principi morali che devono essere rispettati da tutti gli individui che compongono questa società.

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L’abitudine e la noia nel rapporto d’amore

Si dice che – molte volte – la fine di un rapporto d’amore sia dovuto alla noia ed all’abitudine: questo è un detto che più di una volta si può ascoltare nei discorsi di coloro che si trovano a vivere o ad essere a contatto con la fine di un rapporto d’amore.
La noia e l’abitudine vengono quindi indicate come la causa della cessazione di qualcosa che prima sembrava essere perfetto, duraturo e durevole.
Io vi dico che non può essere così: quando un affetto è veramente duraturo e durevole, non vi può essere noia, non vi può essere abitudine.

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