L’incarnazione e il percorso attraverso i piani d’esistenza (IF20)

Insegnamento filosofico 20
Vediamo di esaminare quello che succede allorché avviene quella che voi siete usi definire “incarnazione”.
Qual è la trafila che ognuno di voi ha seguito, segue e seguirà per attraversare i piani di esistenza fino ad arrivare al piano fisico?
Per fare questo userò delle immagini, degli esempi, e voglio chiarire, prima di tutto, che quelle immagini, quegli esempi non sono la Realtà, ma sono degli artifizi usati per far sì che voi mentalmente possiate costruirvi un’idea della Realtà, un’idea certamente errata, approssimativa, sbagliata ma che tuttavia contiene il concetto di quello che più mi preme farvi trattenere.

Tutto incomincia dalla Goccia.
Quando si stacca dall’Assoluto, la Goccia incomincia il suo viaggio che la porterà a dare vita ad un nuovo corpo fisico. Per fornirvi un supporto mentale vi suggerirò di immaginare questa Goccia come una palla di neve sulla cima di una montagna innevata. Questa palla di neve incomincia a rotolare lungo il fianco della montagna e via via che rotola sulla neve si ingrossa, si ingrossa e incorpora altri cristalli di neve fino a diventare una valanga e alla fine a fermarsi al piano.
Questo figurativamente, è quello che fa la Goccia allorché, attraverso i piani di esistenza, si dirige verso il piano fisico: essa attraversa i piani spirituali e nell’attraversarli attira a della materia di questi piani; attraversa poi il piano akasico e attira a sé materia del piano akasico, poi il piano mentale e attira a sé materia del piano mentale, il piano astrale e attira materia del piano astrale, il piano fisico, finalmente, e attira a sé materia del piano fisico ed una nuova vita è pronta a nascere.
Ci si potrà chiedere come mai la materia resta attaccata a questa Goccia Divina. Questo accade perché la Goccia Divina in realtà è quello che potrebbe essere definito un centro di attrazione, con delle particolarità molto simili a quello che nel vostro piano fisico viene chiamato magnetismo.
Anzi, fermiamoci un attimo su questo problema; voglio specificare che il magnetismo che voi conoscete è soltanto un effetto e non una causa, tant’è vero che la scienza conosce il magnetismo come effetto, ma non sa, in realtà, perché avviene questo fenomeno al di là di tutti i discorsi ipotetici che gli scienziati si dilettano a fare; questo accade proprio perché la causa prima degli effetti magnetici non appartiene al piano fisico.
Ciò che accade sul piano fisico è soltanto un effetto di quello che proviene, invece, da altri piani di esistenza.

Questa Goccia Divina (immaginatela dunque, per il momento, simile alla calamita, selettiva a seconda della materia che sta attraversando) attira a sé come abbiamo visto, le varie materie dei vari piani.
All’inizio del ciclo, all’inizio dell’evoluzione, la materia che la Goccia Divina attira a sé è uniforme, non è strutturata, si può quasi affermare che avviene una raccolta di materia nei vari piani di tipo casuale, anche se vi ricordo di stare attenti con questa parola, perché in realtà, di casuale non vi è mai nulla.
Ma poiché questo è un argomento che porterebbe molto lontano, lasciamolo per altri momenti. Attira dunque a sé materia in modo “caotico”.
Voi direte: “Ma com’è che accade che questa materia raccolta in modo caotico alla fine dà vita a qualcosa che caotico non è?”.
Questo accade, prima di tutto, perché in realtà la Goccia Divina sa già quello che sarà il cammino o ciò che compirà la sua emanazione attraverso i piani, e sa che tutto avverrà in modo pressoché automatico; o meglio: così come accade che il bambino appena nato sia una materia in gran parte informe, non strutturata, materia che poco alla volta assumerà una sua connotazione ben precisa, una sua personalità precisa, attraverso gli scontri tra la sua realtà interna e la sua realtà esterna, così accade che anche gli altri corpi che compongono l’individuo, attraverso gli scontri tra la sua realtà interna e la sua realtà esterna, si strutturano.
Accade cioè, a mano a mano che il bambino vive, cresce, desidera, ama, che la materia che compone il suo corpo astrale poco alla volta si affina, rendendolo sempre più capace di desiderare, di sentire, di amare;
a mano a mano che il bambino cresce e affina la sua mente, gli stimoli che l’ambiente gli fa pervenire si ripercuotono sul suo corpo mentale facendo sì che questo gradatamente si strutturi e cominci a recepire, a comprendere mentalmente sempre di più;
cosicché avviene una specie di scambio circolare fra ciò che accade all’esterno e ciò che accade all’interno dell’individuo.

Stiamo parlando però di una sola vita per farvi comprendere quant’è complesso l’esempio e quante parole dovremo spendere per farvi comprendere fino in fondo a quale complesso meccanismo appartenete: dovete cercare di capire che ognuno di voi, per affinare sempre di più i propri corpi – e non soltanto quelli transitori, come il mentale, l’astrale ed il fisico, ma in particolar modo quello akasico e quelli spirituali – ha bisogno di un certo numero di incarnazioni.
Avrete notato che il mio parlare si era limitato soltanto al cammino della Goccia che arriva a reincarnarsi in un corpo umano; questo chiaramente ha portato ad una limitazione molto estesa del concetto di cammino della Goccia dal piano spirituale al piano fisico.
In realtà, il discorso va allargato ulteriormente, perché certamente tutti voi più o meno sapete, perché siete tutti chi più chi meno eruditi in materia, che questa famosa Goccia attraverso il suo cammino che la porta alla riunione con il Tutto, non arriva soltanto a dare vita ad un corpo umano, ma prima di arrivare a dare vita ad un corpo umano, attraversa altri stadi di evoluzione.
Già, altri stadi di evoluzione, non è certamente una sorpresa se io vi affermo, questa sera, che ognuno di voi prima di essere stato un essere umano, nel corso del suo cammino evolutivo è stato un animale: questo non vuol dire che qualcuno tra voi, attualmente, non possa ancora comportarsi come un animale, naturalmente; e non è una sorpresa neppure se io affermo che prima di essere stato un animale ognuno di voi è stato una pianta, e ancora che prima di essere stato una pianta è stato un minerale; è stato quindi una forma diversa di vita che investe tutto il mondo fisico che voi conoscete.
I più restii ad accettare questa condizione, certamente penseranno che affermare che un minerale possa far parte di un cammino evolutivo è alquanto azzardato, in quanto osservando un minerale si vede chiaramente, all’apparenza almeno, che esso non è una forma di vita perché non possiede nessuno degli attributi che siete soliti dare all’essere vivente.
Eppure io vi dico, creature, che non è così, se voi prendete, per esempio, un cristallo e lo immergete in una soluzione, vedrete che un po’ alla volta questo cristallo acquista altre parti di materia, e come la scienza sa benissimo, non l’acquista casualmente, ma secondo direttive ben precise che lo portano ad una crescita tutto sommato ordinata.
Questo mi sembra, creature, un chiaro indice che in realtà, il cristallo, apparentemente così privo di vita, ha invece un suo cammino evolutivo da percorrere, perché se così non fosse il suo momento di forma e di materia sarebbe completamente disorganizzato e casuale, cosa che invece non è.
È evidente, creature, come a questo punto si debba giungere alla conclusione che ogni cosa del creato ha una sua evoluzione, un suo cammino da percorrere, ed il tutto sia così perfettamente organizzato, curato nei minimi particolari e da escludere completamente il fatto che tutto sia affidato alla casualità, al caso, ma anzi questo ordine, questa organizzazione presuppongono implicitamente l’idea di una divinità – anche se ben diversa dall’immagine antropomorfa che ognuno di voi può possedere – che regoli e comprenda in sé tutto l’universo. Scifo


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2 commenti su “L’incarnazione e il percorso attraverso i piani d’esistenza (IF20)”

  1. Grazie a Scifo per lo sforzo di rendere fruibile certi concetti, che sento veri, ma che non so se riesco a coglierne tutta la portata.

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