L’ipnosi regressiva ha una validità?

D – La teoria dell’ipnosi regressiva ha una sua validità?
Direi di sì, in buona parte.
D – Perché ho letto che si arriva alle vite precedenti o almeno all’ultima vita.

A parte il fatto che, tutto sommato, sono tecniche anche un pochino pericolose perché smuovono vibrazioni interne che hanno altre funzioni e non dovrebbero essere toccate, può accadere che durante l’ipnosi si riesca ad andare così indietro da arrivare alla vita precedente. A quelle ancora prima no, comunque, quelle no: sono tutte fandonie degli scribacchini che, pur di scrivere, scrivono qualunque cosa.

E’ possibile arrivare alla vita immediatamente precedente (per lo meno a qualche brandello, perché non è mai possibile avere delle grandi prove oggettive della veridicità di queste cose). Così come molte volte, invece, è semplicemente una produzione dell’inconscio della persona ipnotizzata che proietta un suo desiderio magari manipolando dei dati, delle conoscenze che possiede già. E’ difficile scoprire la verità in queste cose; come in tutto questo ambiente, d’altra parte.

D – Quindi non bisogna dare molta importanza a queste cose…

Direi di no anche perché poi, tutto sommato, pensateci bene: a che cosa può servire?

D – Generalmente l’analista giustifica questo trattamento come la possibilità di rimuovere determinati blocchi.

Guarda, con l’ipnosi non puoi rimuovere nulla veramente, perché la rimozione – almeno per quello che ne so ioavviene soltanto con una presa di coscienza da parte dell’individuo, spontanea, e non imposta attraverso l’ipnosi.
La spinta alla presa di coscienza deve venire dall’individuo e non da uno fuori della cosa, altrimenti non serve a niente, non rimuove nessun blocco; rimuove, forse, un sintomo ma il sintomo – come voi sapete – si sposta soltanto se non è rimosso dall’individuo stesso.

D – Ma dove rimane memorizzata questa “fonte” che poi dovrebbe rivelare queste vite precedenti?

I dati delle vite precedenti vengono trascritti all’interno del corpo akasico, del corpo della coscienza, assieme a tutte le esperienze che l’individualità ha avuto nel corso delle varie vite.

D – Per cui praticamente, in questo caso, quando la persona è ipnotizzata ci potrebbe essere la possibilità di scoprire o di vedere, di sentire..

Diciamo che ci potrebbe essere la possibilità. E’ complicato da spiegare, vediamo se riesco a farvi capire: voi sapete che, nel corso della vostra vita, vivete un’esistenza come effetto delle vite precedenti.
Questo significa che la vita che state vivendo adesso – per esempio – per certi vostri comportamenti, certe vostre esigenze, esperienze e via dicendo, è mossa da che cosa?
Da cose non comprese nella vita precedente, d’accordo?

So che è difficile spiegarlo. Proprio questa sera, che è stato detto che bisogna parlare con un linguaggio semplice, mi fai una domanda a cui è difficile rispondere con il linguaggio semplice!
Il discorso è questo (più semplice possibile): l’individuo vive diverse vite nel corso della sua evoluzione, ed ha bisogno di questa immersione nella materia, di queste diverse vite, per acquisire comprensione.

Ora, poiché quando compie il suo cammino non ha ancora acquisito questa famosa comprensione, va per tentativi; compie delle azioni nel corso della sua vita e fa degli errori perché non ha ancora la comprensione per evitare gli errori. 

Nella vita successiva succede che deve verificare se ciò che ha sbagliato nella vita precedente lo ha compreso o no. Ci deve essere un collegamento tra le due vite, un filo logico che conduca dagli errori della vita precedente alla nuova esperienza della vita successiva per poter verificare se è stato compreso tutto ciò che era possibile. 

Questo significa – come dicevo – che vi è questo collegamento tra due vite successive; allora, l’individuo che viene messo sotto ipnosi possiede al suo interno questi collegamenti, sotto forma di vibrazione, che costituiscono un cammino particolare all’interno di tutte le energie dell’individuo perché devono influire, devono costituire un ponte di qualche tipo; quindi esistono nell’individuo questi collegamenti col corpo akasico e con la vita precedente.

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Allorché vi è questo tentativo di ipnosi regressiva, è possibile che si entri in contatto con queste vibrazioni tra il corpo akasico e l’influenza che ha in questa vita, ed ecco allora che è possibile che l’ipnosi si incanali in questa vibrazione particolare ed arrivi a contatto con questi brandelli della vita precedente che sono importanti per questa vita.

D – Però, Georgei scusa, credo di aver letto da qualche parte che quello che è stato il problema nella vita precedente non è necessario conoscerlo nei dettagli, perché viene riproposto, magari in forma diversa ma è lo stesso problema, in questa vita. Quindi, se uno esamina già il suo passato di una sola vita, lo ritrova; la situazione si ripresenta.

E’ quello che dicevo prima: che necessità c’è di fare l’ipnosi regressiva, poiché non toglie i blocchi dell’individuo e non serve neanche a niente sapere che sei stato un falegname o – come, chissà perché, sempre accade – dei re, delle regine, dei principi, degli imperatori, dei maghi, delle persone importanti? Mai nessuno che sia stato una lavandaia!
Evidentemente è appagante per l’Io poter essere stato una persona importante; senza considerare che, statisticamente, è abbastanza improbabile essere stati delle persone abbastanza importanti.

Mi ricordo che, ai miei tempi, c’era una persona che voleva a tutti i costi diventare un grande Maestro, un grande iniziato, e via dicendo, e poi è venuto da me a dire: “Ma, sai, io in una vita precedente sono stato Buddha, sono stato Cristo, sono stato Maometto” o qualche altro ormai sconosciuto “illuminato” della mia epoca.

Aveva proprio tracciato la sua evoluzione attraverso le varie vite e poi, logicamente, voleva diventare un iniziato adesso! Quanta pazienza che ci vuole, a volte! Qualche volta però, lo confesso, le ho dette anche io queste cose! Georgei


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4 commenti su “L’ipnosi regressiva ha una validità?”

  1. Sono d accordo che la ipnosi recessiva non serve a niente. Che bisogno c’è qua o tutti gli elementi di comprensione ce li hai già in questa vita?

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  2. La curiosità è il pungolo dell’io, che lo spinge a cercare, ad indagare. Credo che anche “l’ipnosi regressiva” faccia parte di quel calderone di fenomeni che va sotto l’etichetta di “circo spirituale”.
    Di sicuro, se esisteste sarà di qualche utilità evolutiva per qualcuno.
    Grazie.

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  3. C’è talmente tanto da indagare in questa vita che basta e avanza!

    Se fosse stato utile, ai fini evolutivi, avere dati relativi a incarnazioni precedenti, sicuramente li avremmo “naturalmente” avuti.

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