Sorelle, fratelli, vi ho osservati, vi ho guardati, vi ho studiati nell’arco di tempo in cui siamo stati assieme. Ho visto la vostra buona volontà e vi ringrazio per questo, ho visto tutti i vostri sforzi e sono felice per questo. Ho visto in alcuni momenti anche il vostro entusiasmo e ne sono rallegrata.
Ma ho anche visto, sorelle mie, ho anche notato, fratelli miei, come alcune delle catene che vi tengono legati non sono da voi rifiutate bensì amate, cercate e volute, e tutto questo mi ha dato una grande pena, tutto questo mi ha fatto soffrire, figli miei.
Il perfetto equilibrio di quanto accade (IIF7)
Introduzione insegnamento filosofico 7
Da quelle poche e semplici cose di cui abbiamo parlato nel corso di questi mesi una cosa balza evidente all’attenzione di chi ha saputo crearsi un’immagine sintetica della Realtà, così come scaturisce dall’insegnamento delle Guide: il manifestato è talmente complesso ma, tuttavia, talmente logico, che da un piccolo particolare è possibile, passo dopo passo, arrivare a sollevare il sipario su uno scenario sempre meno riduttivo e frammentario, nel quale sono inseriti armonicamente e in continua relazione tra di loro tutti gli elementi che gli danno forma e vita.
La vera spiritualità è quella che tutto comprende
Seguire la via della spiritualità non significa dall’oggi al domani diventare asceti, dimenticare o costringersi a dimenticare gli impulsi fisiologici, le tentazioni della carne, così spesso aborrite, tuttavia cercate, perché anch’esse, in fondo, fanno parte di quel gran complesso di cose che costituisce la spiritualità. Scifo
Seguire la via della spiritualità non significa passare le proprie giornate inginocchiati davanti a un crocifisso o ad una immagine sacra e pregare in continuazione, creando intorno a sé un’oasi che in qualche maniera lasci il mondo al di fuori. Ananda
Diritti, doveri e responsabilità del ricercatore spirituale (VS7)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 7
Guardate ai margini del giardino degli incanti: chi è che sta facendosi largo, talvolta a gomitate, tentando di arrivare al sito più magico di tutto il giardino?
Chi è costui che ha per guida la dea Quantità ma snobba con facilità la dea Qualità?
Compromessi ed ipocrisie: il rimanere interiormente integri
Si sa che la vostra società e gli individui che la compongono amano il “compromesso”. Infatti se voi vi guardate attorno potete vedere che nel corso di una sola giornata si giunge a migliaia di compromessi. Dal compromesso politico della vostra classe dirigente, al compromesso tra un certo numero di individui (forse meno importanti dei primi) che ha certamente una minore possibilità di ripercussioni e di coinvolgimenti, al compromesso, invece, strettamente individuale.
Indicazioni pratiche per il “Conosci te stesso” (IIF6)
Introduzione insegnamento filosofico 6
Quanto abbiamo detto fino a questo punto a proposito dell’Io, figli e fratelli, non è stato detto per restare lettera morta, una serie di frasi e di concetti puramente teorici, ma affinché potesse servire a trovare nella pratica un modo diverso (e migliore) di vivere la vita, altrimenti il nostro venire a parlarvi perderebbe il suo significato e anche il suo fine.
Il vero amore è oltre la gratificazione dell’Io
[…] L’insegnamento d’amore, è vero, figli miei, è quello di più difficile comprensione, tuttavia questo non deve esimervi dal fatto di cercare di amare veramente il vostro compagno, la vostra compagna, i vostri figli, i vostri genitori, i vostri amici.
Eppure, così facilmente io vi vedo affermare di amare intensamente una persona, e poi, inconsapevolmente, vi comportate in modo tale da umiliarla, calpestarla, dimenticarla e quindi danneggiarla.
Non è il fenomeno che aiuta il cambiamento interiore (VS6)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 6
Quello che più può arrivare a stupire chi osserva le persone che si trovano a percorrere, ora come spettatori, ora come attori, il giardino degli incanti è il comportamento di tutti questi individui, che appare spesso totalmente irrazionale e al di fuori di ogni logica comune tendendo, talvolta, a sfumare nel fanatismo e nella più bieca credulità.
Osservate l’osservatore, figli nostri: guardate quanto facilmente è disposto a credere, senza discernimento, a quello che gli viene presentato con grandi squilli di fanfara (basta che le trombe suonino con abbastanza forza è continuità)
L’unico potere senza tempo deriva dal saper amare
Sorelle, fratelli, figli miei,
non lasciatevi abbagliare dalla luce del potere;
non lasciatevi sopraffare dal suo fascino;
non lasciate che il potere materiale vi soffochi totalmente,
perché il vero potere che voi potete e dovete ricercare
non sta nel mostrare l’importanza di se stessi di fronte agli altri,
L’illusione dell’Io e la realtà soggettiva (IIF5)
Introduzione insegnamento filosofico 5
Abbiamo visto in precedenza in quale maniera l’Io viene alla ribalta nella percezione di se stessi a mano a mano che l’individualità inizia a incarnarsi nella forma umana e abbiamo sottolineato quale importanza esso rivesta, quale stimolo esso sia verso l’affrontare le esperienze e, quindi, verso l’evoluzione.
In quest’ottica risulta evidente il fatto che l’Io trae la necessità della sua esistenza (sia pure illusoria) dal bisogno di fornire all’essere incarnato l’occasione per osservare ciò che non ha compreso.