I Testimoni di Geova, il rifiuto di ascoltare, la mancanza di elasticità

Domanda – Vorrei chiedervi, per cortesia, se ci potete dare qualche spiegazione, qualche ragguaglio sull’esperienza dei Testimoni di Geova. Io intendo: che cosa rappresentano questi Testimoni di Geova che non abbia rappresentato la Chiesa cattolica, o meglio cristiana?

Ti direi che sono una frangia estremistica della religione, non diciamo tanto cristiana, quanto cattolica.
Semplicemente, essi sono nati dalla scissione provocata da alcuni personaggi, ormai giunti verso la fine delle loro esistenze terrene, che avevano bisogno di sentirsi i prescelti, di sentirsi i migliori tra gli altri, i depositari della verità: coloro che ormai facevano parte degli eletti e che, quindi, avevano il diritto e la capacità di interpretare giustamente quello che era stato detto nei testi sacri nell’antichità.

In realtà non hanno fatto altro poi che prendere questi poveri testi sacri, già malridotti, maltrattati in precedenza da altri, e togliere quello che a loro non andava bene, quello che a loro non faceva comodo e renderli ancora più rigidi, ancora più incomprensibili, più astrusi e, perché no, anche più sciocchi di quello che potevano essere.

Quindi hanno tentato di agire su quelle persone che hanno il desiderio di trovare dei punti fermi a cui aggrapparsi, punti fermi che costituiscono delle maschere, qualcosa che impedisce loro di vedere la realtà che sta intorno a loro, tanto è vero che se tu, come fai spesso con più o meno pazienza, li stai ad ascoltare, ti renderai conto che, qualunque cosa tu possa dire, in realtà non scalfisci il loro modo di essere, almeno esteriore. Infatti è proprio una loro peculiarità quella di essere indottrinati in modo tale che nulla riesce a intaccare, riesce a penetrare dentro la loro corazza. Scivola sopra. 

Loro interpretano la parola di Dio, secondo quanto è stato loro insegnato: nulla è possibile per discostarsi da questa parola di Dio, interpretata, in molti casi, in maniera veramente puerile, sciocca e fanatica.
Quindi io direi che, se era questo il problema che ti ponevi, non è il caso poi di dedicare loro molta attenzione, in quanto non è possibile penetrare all’interno delle illusioni che uno si crea, se quest’altra persona non vuole che vi si penetri, vero?
Certamente si può cercare di far comprendere qualcosa e magari questa cosa resta all’interno di chi ascolta, anche se fa finta di non capire, di non voler comprendere: e poi dopo darà i suoi frutti. Tuttavia molte volte ci si scontra inutilmente con dei mulini a vento. 
Lasciate che sia l’esperienza stessa ad insegnare a questi personaggi quanto le cose che stanno dicendo siano spesso prive di senso, deformate da interpretazioni assurde. Georgei

D – Non credono alla reincarnazione, negano la Trinità…

Guarda, il fatto che non credano alla reincarnazione non è certamente un punto molto grave. Vedi, purtroppo quello che è più grave è che non sono elastici, non sono pronti a mettere in discussione ciò in cui credono. Questo è veramente un punto grave, perché uno può non essere convinto, non credere in una determinata cosa, ma essere aperto alla ipotesi e alle discussioni. Invece, con questi personaggi non si può discutere, si può soltanto stare a sentire. Georgei

D – I. oggi ha detto che aveva un libro in libreria dove, fra le tante religioni e le nuove sette, c’era di mezzo anche lo spiritismo.
Non so, fra 4-5-600 anni lo spiritismo non potrebbe essere che acquisisca i canoni di una religione, un nuovo cristianesimo del terzo Millennio, con i pochi precetti del Conosci te stesso e del rimanere semplici..

Ma guarda, figlio, come giustamente dicevi tu, è proprio il tipo di insegnamento che viene portato ad essere tale da impedire una vera creazione di una organizzazione sulla base di questo insegnamento. L’insegnamento, in realtà, è personale per ogni individuo, perché se ogni individuo ha il suo sentire, certamente la Verità è adeguata, deve essere adeguata al suo sentire.  Non può essere presentata in modo uniforme a tutte le persone e, quindi, non è possibile presupporre un’organizzazione che presenti una Verità unica per tutti. Georgei


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2 commenti su “I Testimoni di Geova, il rifiuto di ascoltare, la mancanza di elasticità”

  1. Dalla lettura di oggi, mi è più chiaro perché l’insegnamento del “Conosci te stesso” non può essere organizzato. Ho sempre avuto l’idea che fosse un peccato, non creare un’organizzazione per portare l’insegnamento ai molti, ma ora colgo tutto il limite della mia illusione.
    “L’insegnamento, in realtà, è personale per ogni individuo, perché se ogni individuo ha il suo sentire, certamente la Verità è adeguata, deve essere adeguata al suo sentire. Non può essere presentata in modo uniforme a tutte le persone e, quindi, non è possibile presupporre un’organizzazione che presenti una Verità unica per tutti.” Georgei

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  2. Quanto invece ai Testimoni di Geova quel che si dice è di immediata evidenza per chiunque. Colgo però l occasione per cercare di cogliere in me le corazze che mi impediscono di aprirmi a nuove prospettive.

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