La differenza tra reazione caratteriale e somatismo [A118-soma9]

D – Io volevo sapere se un somatismo fisico può essere qualcosa che hai all’interno del tuo corpo ma che, magari, apparentemente non dà problemi fisici, tipo una ciste che ho io.

No, direi di no, direi che la presenza di tali formazioni dipende, nel­la maggior parte dei casi, da derivazioni di tipo genetico e, quindi, carat­teriali, e ti ringrazio della domanda perché questa sera volevo parlare proprio del carattere, e così tu me ne hai fornito l’appiglio.

Comunque direi che, principalmente, quello che riguarda queste formazioni solitamente indolori (e che spesso passano anche inosserva­te) sono semplici reazioni di tipo fisiologico che sono scritte all’interno del DNA per motivi particolari di costituzione fisica. Quin­di, in realtà, niente di cui preoccuparsi; però, certamente, c’è da ragiona­re sul fatto che la matrice potrebbe essere la stessa dei tumori (non che sia il tuo caso, naturalmente) e si può ipotizzare che ci sia qualche colle­gamento tra i due eventi: come mai una ciste, una formazione organica che in potenza, era solo una ciste, finisce col diventare un tumore? Ma qua sconfineremmo in tutto un altro campo che, questa sera, non è il caso di esplorare, anche se capisco che possa essere interessante.

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D – Una domanda banale: nello schema dei chakra la bocca non l’ho vista collocata e non sono riuscito a capire se collegarla all’astrale o al mentale, e anche il suo rapporto con l’esterno o con l’interno non è faci­le, perché è vero che la bocca è interna, però è anche un’apertura verso l’esterno.

La bocca fa parte della sfera di influenza del chakra della gola in quanto esso è quello che influenza principalmente l’apparato respirato­rio, i polmoni, e di conseguenza l’emissione di aria e quindi anche la ca­pacità di parlare e, quindi ancora, la gola e la bocca. Se osservate lo schema semplificato che vi abbiamo dato, noterete facilmente che c’è sempre una correlazione tra organo e tipo di vibrazione che l’attraversa.

Problemi di tipo emotivo quasi sempre si manifestano attraverso lo stomaco, problemi di tipo affettivo molto spesso si manifesta­no attraverso il chakra del cuore, problemi di comunicazione con l’ester­no si manifestano spesso attraverso il respiro e la voce, ecc.: per ogni chakra è possibile fare questo tipo di collegamento che, se ci pensate, alla fin fine è un collegamento di tipo simbolico, di conseguen­za è possibile attuare una decodifica simbolica di questi elementi che provengono spesso dalle vostre abitudini sociali e, quindi, dagli archetipi che state vivendo.

E, certamente, qua il campo diventa una cosa enorme da osserva­re che, però, un po’ alla volta – se, come dico sempre, l’Assoluto ce ne da­rà la possibilità – potremo esaminare almeno in alcuni frammenti, in quanto senza dubbio ci sono aspetti interessanti da esaminare.

D – Ritorno a parlare del somatismo comportamentale, perché pensavo di parlare di un problema che ho visto di avere e l’ho collocato come somatismo comportamentale. Però non riesco bene a identificare la differenza tra quello che può essere un modo sbagliato di reagire e quello che può essere definito un somatismo comportamentale. Possono essere la stessa cosa, sono due cose ben distinte?

Esempio: sono al lavoro e reagisco male quando vengono dette determinate cose e in un determinato modo. Io reagisco sempre male, allo stesso modo, quando vengono dette le cose in quel modo lì. È un somatismo comportamentale o, invece, c’è qualcosa che mi scatena queste reazioni e, quindi, è un mio modo sbagliato di reagire e di interpretare la situazione? Allora, per rispondere a questa domanda è necessario parlare del carattere.

Infatti, se ricordate, avevamo detto che il carattere è la base data in dotazione a ognuno di voi, quindi quello che fornisce lo spartito sul quale poi scriverete le note della vostra personalità. Ora, mentre è valido per tutti gli aspetti dell’individuo, l’osservazio­ne del carattere quindi la conoscenza delle proprie peculiarità caratteria­li, è essenziale specialmente per quello che riguarda i somatismi comportamentali.

Perché? Perché dovete tenere presente che voi avreste una miria­de di possibilità per reagire con l’esterno: il vostro reagire in una deter­minata maniera invece che in un’altra dipende principalmente da ciò che voi siete, da come siete costituiti nei vostri corpi inferiori e, in secondo luogo, dalle influenze dell’esterno su di voi.

La vostra base caratteriale che è quella che indirizza le vostre rea­zioni, in particolare i modi ripetitivi in cui reagite, è quella che è scritta nel vostro DNA fisico, astrale, e mentale. Cosa significa questo? Significa che è importante riuscire a comprendere quando le vostre reazioni sono di un determinato tipo perché fanno parte del vostro modo di reagire per cui in realtà, se non poneste dei freni, voi reagireste comunque sempre così perché è una parte del vostro modo di essere; se non riuscite a fare questo, non riuscirete neanche a comprendere che radici ha il vostro somatismo comportamentale.

La differenza tra reazione caratteriale e reazione somatica caratte­riale non è di immediata comprensione, in quanto è piuttosto sottile. Ma vediamo se riesco a chiarirvela in modo che riusciate ad affer­rarla.

La reazione secondo il carattere

Quando reagite semplicemente secondo il vostro carattere, cosa accade?
Accade che, in presenza di determinati stimoli, voi tendete a re­agire sempre in una particolare maniera, che è la maniera in cui le pecu­liarità del vostro carattere si esprimono.

La vostra reazione si manifesta attraverso comportamenti che ab­biamo denominato personalità, ovvero la maniera in cui il vostro caratte­re si manifesta modulandosi con la mediazione tra ciò che la vostra co­scienza ha definitivamente acquisito e i parametri etici, morali e compor­tamentali degli archetipi sociali con i quali, nel corso della vita, siete in relazione, i quali vi forniscono le varie possibilità di espressione “pratica” della vostra personalità.

Il vostro carattere, di conseguenza, si può dire che vi appartenga, mentre la vostra personalità scaturisce in gran parte sia da qualcosa che vi appartiene interamente (il vostro carattere) che da qualcosa che vi vie­ne messo a disposizione come modello di comportamento dall’esterno (archetipi transitori).

Questo significa che, a mano a mano che voi sperimenterete il vo­stro carattere esprimendo la vostra personalità sul piano fisico, acquisire­te elementi di comprensione che vi faranno comprendere quel vostro particolare aspetto (infatti è questo lo scopo di fornirvi una dotazione ca­ratteriale) e, a quel punto avrete la possibilità di reagire sul piano fisico all’impulso che stimola il vostro carattere non più entro (o contro) i confi­ni dettati dagli archetipi transitori, bensì entro quelli definiti dalla vostra coscienza, dalla vostra comprensione.

La reazione conseguenza di un blocco vibratorio

Quando, invece, la vostra reazione è dettata da un blocco energeti­co dovuto a una decodifica sbagliata e, quindi a un’incomprensione, lo scenario in cui vi muovete assume prospettive diverse.

Il vostro carattere resta comunque sempre lo stesso e le reazioni della vostra personalità continuano a essere modulate dai modelli pre­sentati dagli archetipi transitori a cui siete collegati, ma la presenza di un blocco vibratorio su uno dei vostri corpi impedisce il corretto fluire del vostro circolo vibratorio interno. Quali conseguenze porta questo fatto?

La conseguenza principale è che voi tenderete a reagire a un certo stimolo (e anche a quelli a esso affini) tendenzialmente sempre allo stesso modo, senza avere una vera possibilità di mediare la manifesta­zione della vostra personalità e, d’altra parte, il blocco crea delle difficoltà a far ritornare le risposte del vostro comportamento al vostro corpo akasico in maniera utile e continua, rallentando, così, le sue possibilità di comprensione.

Come potete intuire il somatismo comportamentale tende a essere molto vicino a quello che abbiamo definito una cristallizzazione. La differenza principale, tuttavia, risiede nel fatto che voi, solitamente, riu­scite a percepire la sofferenza che tutto ciò vi porta e che questa perce­zione vi stimola a cercare di capire il perché della vostra reazione “incon­trollata”, fornendovi, così, la possibilità di vivere consapevolmente (an­che se spesso solo a posteriori) la vostra reazione e, quindi, di inserire nelle vibrazioni di ritorno al vostro corpo della coscienza quegli aspetti che siete stati in grado di esaminare e che sono essenzialmente quelli che attraversano i vostri corpi inferiori diversi da quello in cui il nucleo del somatismo comportamentale si è “fissato”.

In questo modo è come se aveste la possibilità di attaccare non di­rettamente ma “ai fianchi” la vostra incomprensione, trasmettendo al corpo akasico sfumature collaterali di comprensione che, prima o poi troveranno i punti di collegamento tra di loro per arrivare a intaccare, modificandolo, il nucleo del vostro somatismo.

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