La sessualità è vibrazione, la genitalità un suo effetto (2s)

D – Ci hai presentato due modi per gestire l’energia sessuale: il primo modo è quello di bloccarla a livello genitale e “scaricarla” attraverso pratiche sessuali; l’altro modo invece è quello di “distribuirla” all’interno di tutto l’individuo. Vi sono delle fasi, nella vita di un individuo, dove questi due modi di gestire le energie sessuali possono essere contemporanei?

Mah… Diciamo che, più che contemporaneità, vi può essere un’alternanza dei due modi di scarico dell’energia, perché il comportamento sessuale, diciamo, la manifestazione sessuale, è un modo per scaricare queste energie, mentre l’altra tipologia che tu citavi è soltanto un modo per distribuirla all’interno dell’individuo.

Per quanto riguarda questa energia, andava continuato il discorso e considerato “come” poteva essere scaricata, che manifestazione, che effetto poteva avere all’esterno dell’individuo: giusto?

Ora, per chi non riesce ad andare oltre all’idea genitale della sessualità – di quest’energia – e continua a tenerla bloccata in quella direzione, certamente l’unico modo per ritrovare un equilibrio (è scaricarla); equilibrio che è poi sempre momentaneo, perché l’energia – quando incomincia a fluire – non è che poi si blocchi: continua a premere, a premere in continuazione.

Quindi, allorché vi è un rapporto sessuale, certamente si scarica dell’energia – come tutti voi sapete o immaginate – però questa energia si riaccumula con il passare del tempo; quindi non è mai un equilibrio, è un continuo fluire di energia, che deve in qualche modo anche scaricarsi (sotto un certo punto di vista).

Invece, chi riesce a far oltrepassare questo momento difficile all’energia, e a fare in modo che si unisca in modo equilibrato all’interno del corpo, cosa fa?
Fa sì, da permettere che queste vibrazioni – che provengono non soltanto dal piano astrale o dal piano mentale, ma anche dal piano akasico – pervadano tutto l’essere. Pervadendo tutto l’essere, fanno sì che, toccando gli altri chakras – gli altri punti da cui passano le energie – mettano in movimento altre energie e fanno sì che l’individuo riesca a sentire una sensazione di benessere, di piacevolezza, che lo mette in una condizione tale da essere più intuitivo, da essere più aperto e più disponibile nei confronti della realtà.

Ecco allora che vi è la possibilità di trasformare questa energia sessuale in creatività, vi è la possibilità di fare cose meravigliose, che nessuno si aspetterebbe, come certi maestri che – attraverso l’incanalamento di questa energia – riescono a fare delle cose veramente eccezionali, per chi non conosce la realtà delle cose.

Quindi molto dipende dal riuscire ad ottenere questo equilibrio all’interno dell’individuo. Vi posso fare un esempio: se gli strumenti, ad esempio, fermassero l’energia – che proviene da quel chakra – a livello semplicemente genitale, noi non riusciremmo a parlare. Non avevate mai pensato a questo? Georgei

D – Sì, pensavamo ad una cosa del genere: se l’energia sessuale è legata ai fenomeni paranormali in genere, nel senso di medianità, sensitività eccetera…

Ma senza dubbio! Ricordo che tempo fa era stato detto ad un partecipante di non preoccuparsi per certe reazioni che avvertiva allorché venivano certe Guide: questo avveniva perché vi è un passaggio di energia all’interno non soltanto dell’individuo, ma da Guida ad individuo e da Guida ad atmosfera.
Ora, chiaramente, a questa energia l’individuo reagisce con diversi atti fisiologici: quindi non vi è da far caso a questo tipo di reazione. Lo stesso accade, ad esempio, agli strumenti.

Gli strumenti perdono molta energia per fare questi incontri, tant’è vero che – specialmente il giorno dopo gli incontri, quando l’effetto fisiologico è terminato – gli strumenti sono sempre molto stanchi.
Noi riusciamo a prendere questa energia, a catturarla allorché passa attraverso i loro vari chakras ed in qualche modo a modificarla, a manipolarla per far sì di poterci presentare a voi: ora, se loro fermassero la loro energia a livello genitale, non si farebbero delle sedute, ma delle orgie! Georgei

D – I problemi legati alla sessualità discendono dall’affettività?

Mi sembra un po’ confuso il discorso, sinceramente. Diciamo che senza dubbio l’individuo che ha una affettività ben orientata, tranquilla, equilibrata certamente ha più facilità a far scorrere le energie e quindi meno possibilità di bloccarle in determinate parti del suo corpo, essendo più equilibrato.
In questo senso, senza dubbio vi è un rapporto tra affettività e sessualità (e quindi energie sessuali); ma in realtà – come dicevamo forse all’inizio – il discorso è ancora più ampio: non si tratta soltanto e semplicemente di un rapporto tra affettività e sessualità, ma del rapporto tra l’individuo, i suoi vari piani ed i suoi vari corpi di esistenza, e il passaggio delle vibrazioni (vibrazioni sessuali e vibrazioni in genere).

La quantità di energia che attraversa l’individuo varia a seconda di quanto il suo chakra sia funzionante, sia attivo: non tutti i chakras funzionano allo stesso modo o con la stessa intensità, come un rubinetto, che fa passare più o meno acqua a seconda di come è aperta la maniglia…
Ma perché questi chakras lasciano passare più o meno energia?

La risposta è abbastanza ovvia, direi persino banale – tutto sommato: la variazione nel passaggio dell’energia non può essere che in funzione di quella che è l’evoluzione dell’individuo. Georgei

D – Avete parlato di nadis. Mi sembra che, quando avevate definito i nadis, avevate usato più o meno le stesse parole con cui definite i chakras. Allora, che differenza c’è tra i nadis ed i chakras? Oppure, sono la stessa cosa? Avevate parlato appunto di contatto tra i vari corpi anche attraverso i nadis…

Questi nadis sono – un po’ per fare un esempio… così… visivo – una sorta di calamita che tiene unito il corpo fisico con gli altri corpi; mentre invece i chakras sono dei vortici di energia, dei pozzi di energia, delle “gallerie” di energia, attraverso le quali passano le energie tra il piano fisico e gli altri piani di esistenza. Georgei

D – Dato che hai parlato di un legame endocrino, fisiologico nei confronti della medianità, questa tende a diminuire con il passare del tempo? L’individuo si modifica dal punto di vista endocrinologico, arriva ad avere una minore quantità di ormoni: questo ha importanza nei confronti dell’energia e quindi della medianità?

Forse io lo vedrei di più nell’altro senso, vero? Mi sembra di aver inteso che questo discorso ormonale possa in qualche modo influire sull’energia; invece in realtà è il contrario: è l’energia che stimola le reazioni e le risposte ormonali. Con il passare dell’età, non è che ci sarà un minor passaggio di energia nell’individuo; però vi sarà – di diverso – lo stimolo che il corpo dell’individuo riceverà, in quanto i recettori ormonali e le varie parti fisiologiche dell’individuo saranno mutate nel frattempo, saranno diverse, non saranno più le stesse. Georgei

D – Un eunuco potrebbe essere medium?!

Una domanda sciocca, amico, in quanto non ha nessuna importanza – ed è stato detto per tutta la sera – il fatto che ci siano o meno una sessualità genitale.
Il considerare veramente un rapporto tra sessualità e genitalità è un grosso errore, in quanto la genitalità è soltanto un effetto del passaggio di energia: quindi, se ci fosse un eunuco che non avesse la reazione fisiologica – e dico fisiologica, non totale, mi raccomando! – a questo tipo di energia, non farebbe nessuna differenza; anzi, potrebbe anche essere avvantaggiato. Georgei

D – Esiste una diversità tra sessualità, energia ed erotismo?

Diciamo che può esistere, in quanto viene schematizzata dalla società.
La sessualità abbiamo cercato di definirla, nel corso di questo incontro, come un passaggio di energia attraverso questo chakra, vicino all’apparato genitale dell’individuo.
L’energia sapete benissimo che cos’è: non è altro che un passaggio di vibrazioni. Senza dubbio vi è un rapporto con quella che è la sessualità.
Per quello che riguarda invece l’erotismo, qua ci fermiamo principalmente a livello mentale, in quanto – almeno secondo il mio punto di vista – l’erotismo per esistere, per essere tale, necessariamente deve passare attraverso il corpo mentale dell’individuo, deve essere supportato dal pensiero dell’individuo, in quanto l’erotismo può essere trovato in qualsiasi cosa: basta pensare (in patologia medica) a quanti feticisti vedono erotiche cose che ognuno di voi si sentirebbe di deridere. Georgei


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11 commenti su “La sessualità è vibrazione, la genitalità un suo effetto (2s)”

  1. In effetti, mi collego alla domanda di Paolo, il post non spiega come lasciare fluire l’energia sessuale senza bloccarla a livello genitale. Credo che ciò avvenga spontaneamente quando non si compie l’atto sessuale, o no? Se si ha bisogno di farla fluire, quali sono i modi?

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  2. Per quel poco che sono riuscito ad addentrarmi negli aspetti del modello interpretativo tantrico e taoista nei loro aspetti legati alla sessualità, sono giunto a conclusioni compatibili con quanto esposto.
    Di fondo, il nocciolo della questione non è tanto quello di andare verso l’ascetismo e quindi la sospensione di ogni attività sessuale, ma quello di sospendere l’eiaculazione nell’uomo ed il cosiddetto orgasmo clitorideo nella donna.
    Alla lunga questo dovrebbe sortire un effetto simile a quello descritto da Geogei, cioè una quantità di energia disponibile per mantenere un contatto col reale più dinamico e fluido e, durante un rapporto sessuale, favorire un fenomeno chiamato orgasmo diffuso, una sorta di immersione in questa sovrabbondanza di energia.
    Come già dissi in passato, tutto questo, mi fa pensare ad una possibile indicazione anche nei comandamenti cattolici, quel “non disperdere il seme” potrebbe benissimo essere interpretato sotto questa luce, se si sgancia il simbolo del seme da quello del liquido seminale, si può agganciarlo a quello di seme della vita, manifestazione dell’energia primaria in movimento, che se non disperso o scaricato, come dice Georgie, può portare frutti inaspettati

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  3. x Paolo, Catia e Eddy

    Penso che la circolazione delle energie e la sublimazione delle stesse siano riferibili a due condizioni diverse dell’individuo, strettamente legate all’evoluzione che ha raggiunto.
    La circolazione spontanea delle energie all’interno del proprio corpo significa che in esso non vi sono forti blocchi che rendano il suo passaggio difficoltoso, e ciò presuppone un grado di evoluzione piuttosto buono perché significa che non vi sono nell’individuo quei grossi blocchi che, nell’individuo meno evoluto, frenano il muoversi al suo interno delle energie che, quasi sempre, sfociano in squilibri e reazioni spropositate e incontrollabili.
    La sublimazione, cioè non il semplice fluire delle energie ma il loro uso consapevole in accordo con le leggi spirituali, non può essere che una fase successiva a quella che ho appena cercato di descrivere ed è, quindi, conseguenza di un’evoluzione ancora maggiore che riesce a trovare l’armonia tra le energie interne dell’individuo e quelle che permeano il Cosmo.
    Secondo me, il fatto di definire l’energia di cui stiamo parlando come “energia sessuale” può finire con il portare fuori strada, inducendo a riportare tutto ciò che riguarda quell’energia all’aspetto sessuale dell’individuo. In realtà l’energia è una vibrazione che risuona in modo diverso a seconda della materia con cui si va scontrando o fondendo nel suo percorso all’interno del corpo dell’individuo, così assume caratteristiche collegate alla sessualità soltanto allorché attraversa gli organi sessuali. Mi scuso ma non riesco a spiegare meglio di così….
    Non credo che ci sia veramente la possibilità per l’individuo di non bloccare quell’energia a livello genitale: il blocco avviene, inevitabilmente, quando nella persona ci sono delle comprensioni non raggiunte (in questo caso legate alla sessualità) che creano vortici di energia turbolenti che limitano grandemente il fluire dell’energia arrivando persino a impedirne l’avanzamento mentre fluisce spontaneamente oltre quando non incontra ostacoli creati da comprensioni non risolte.
    Secondo me (ma è una mia concezione e, quindi, potrei anche sbagliarmi totalmente) vi è in realtà una sola tecnica universalmente valida per far fluire le energie al proprio interno, cioè il “conoscere se stessi”, dal momento che è solo con quel percorso di conoscenza di se stessi che si risolvono le proprie incomprensioni e, quindi, si stemperano e eliminano i blocchi interiori che impediscono alle energie di fluire con regolarità.

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  4. del tutto d’accordo e aggiungo che più che conosci direi comprendi te stesso. Finché conosci sei dentro al muro e quindi non del tutto libero di fluire

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