Un’altra questione importante per voi, che non siete riusciti a risolvere è l’incapacità di trovare un esempio di cristallizzazione sul piano fisico.
Effettivamente posso capire che non sia un collegamento facile da farsi. Proviamo a farlo ragionandoci assieme, considerando la cristallizzazione in una maniera un po’ particolare, in modo che ci possa fornire un’idea certamente non esatta – dal momento che è impossibile fornirvi idee esatte di tutto questo – ma almeno un’idea che vi possa aiutare ad avere una rappresentazione dei meccanismi di quello che accade.
Abbiamo detto che la cristallizzazione potrebbe essere considerata uno stadio avanzato dello psicosomatismo, in cui a un certo punto lo psicosmatismo non riesce più a mettere in atto le meccaniche che arrivano a manifestarsi sul piano fisico e le energie che non si manifestano incominciano a restare all’interno, girano su stesse fino a formare quel nucleo, quel nocciolo duro che abbiamo definito cristallizzazione all’interno dell’individuo.
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Esame della cristallizzazione
Esaminiamo un attimo questo nocciolo. Noi abbiamo detto che la cristallizzazione è un insieme di vibrazioni, quindi non è che sia materia condensata: la durezza del nocciolo non è data dalla struttura rigida o condensata della materia che è all’interno del nocciolo, bensì dal vorticare su se stesse delle energie che impedisce loro sia di fuoriuscire, sia di farne entrare altre. Si tratta, quindi, di una rigidità dovuta all’impenetrabilità del nocciolo non alla costituzione materiale, reale del nocciolo stesso.
[…] Ora, però, avevamo anche detto che la cristallizzazione così come lo psicosomatismo d’altra parte, coinvolge tutti i corpi dell’individuo, perché è formato dalle vibrazioni di tutti i corpi dell’individuo, quindi vi è una parte astrale, una parte mentale e una parte fisica in ogni cristallizzazione così come vi è in ogni psicosomatismo, d’accordo?
Però, in realtà, considerando la genesi della cristallizzazione, che è una incomprensione, possiamo immaginare facilmente che vi è una linea particolare di spinta che porta alla cristallizzazione, quindi è facile che il punto più alto di tensione delle energie, di ciò che fa ruotare le energie su se stesse, il “picco” della cristallizzazione sia più facilmente in un determinato corpo piuttosto che in un altro; quindi che il nucleo più forte della cristallizzazione sia, supponiamo, nel corpo mentale piuttosto che su quello astrale o su quello fisico.
Questo cosa significa? Significa che la cristallizzazione è individuabile sul piano mentale, significa che lì vi è il nucleo più forte, il vero centro il vero nucleo, nocciolo della cristallizzazione ma che le vibrazioni che attraversano la cristallizzazione influiscono anche sulle porzioni astrale e fisica degli altri corpi.
Pensate al percorso che abbiamo tracciato per la formazione della cristallizzazione, dall’incomprensione, allo psicosomatismo alla cristallizzazione: c’è una successione di tempi e di problematiche che ha individuato anche la vostra medicina, fornendo una terminologia che può fornirvi l’idea di questa resistenza al passaggio delle vibrazioni della comprensione (ché, poi, si riduce a questo, tutto sommato).
La malattia cronica come cristallizzazione
Pensate alle malattie: esiste la malattia, la malattia acuta la malattia cronica. Possiamo considerare la malattia cronica una cristallizzazione.
Che cos’è la malattia cronica? È quella malattia per cui, qualsiasi cura si possa fare, ormai vi è un tale ripetersi della stessa situazione per cui è difficile dall’esterno riuscire a fare qualcosa e porre un vero rimedio alla malattia. Questo è un concetto che dalla vostra medicina può essere trasposto al concetto di cristallizzazione per cercare di comprenderlo meglio. Però ci può anche aiutare a capire qual è la cristallizzazione, quando il nucleo è sul piano fisico.
Ad esempio: tutte le malattie croniche le potete considerare delle cristallizzazioni a livello fisico, con il nucleo centrale della cristallizzazione situato a livello fisico.
Tutti gli sbalzi emotivi violenti, in caso di cristallizzazione, possono essere considerati la parte cronica della cristallizzazione allorché il centro della cristallizzazione è all’interno del corpo astrale.
Tutte le patologie psichiatriche sono quelle che fanno capo invece a cristallizzazioni dovute a un nucleo attivo situato principalmente all’interno del corpo mentale.
Questo, ci tengo a sottolinearlo, non deve far pensare a tre settori diversi, perché, comunque, ognuno di questi elementi ha ripercussioni su tutti i corpi inferiori dell’individuo, anche se a livelli di intensità talvolta anche molto diversi.
L’organo bersaglio
Lo stesso discorso, allargando un po’ la visuale, accade a proposito dell’organo bersaglio. Abbiamo detto che quando ci si trova davanti a una cristallizzazione, solitamente l’organo bersaglio resta sempre lo stesso. Questo perché? Perché le vibrazioni coinvolgono sempre la stessa porzione di materia dei tre corpi, non coinvolgono nessun’altra porzione in alternativa e, quindi, non possono che seguire quella direzione cosicché arrivano a fissarsi in quella determinata porzione di corpo fisico, e qua, se volete pensarci, si può arrivare, come dicevamo, a discutere sulla cronicità delle malattie, perché è tutto collegato.
Però non dimenticate quello che succede all’esterno della cristallizzazione: le altre energie continuano a fluire, trovano l’ostacolo, rimbalzano, reagiscono, deflettono per superarlo, andare oltre al flusso delle vibrazioni interrotto dalla cristallizzazione. Questo cosa comporta?
Comporta che possono andare a colpire altri organi, possono avere delle influenze su altri organi del corpo fisico, però non sono mai fisse ma transitorie, non sono mai elementi psicosomatici che si manifestano sempre uguali ma, anzi, molto spesso, sono variabili nel tempo e nella localizzazione all’interno del corpo fisico.
Vediamo di chiarire meglio quanto abbiamo detto in precedenza, aggiornandolo sulla base di quanto detto fin qua: a seconda di quale sia il corpo più fortemente influenzato dalla cristallizzazione essa porterà a una fenomenologia fissa, ripetitiva e costante in particolare proprio sul corpo dove il nucleo della cristallizzazione è situato. Ma, in contemporanea, potranno esserci degli psicosomatismi collaterali, estremamente variabili, dovuti al rimbalzare delle vibrazioni contro la cristallizzazione. Questi saranno variabili in conseguenza delle sfumature di comprensione via via acquisite dal corpo akasico con l’esperienza, sono le vibrazioni che il corpo akasico invia perso il piano fisico.
Grazie, dettagli rilevanti.
Post molto interessante per gli esempi che porta