La vita in presenza di una lesione cerebrale

D –  E laddove subentrasse una grave lesione cerebrale?

Certamente a quel punto il discorso sarebbe completamente diverso, perché la grave lesione cerebrale potrebbe comportare una diversa acquisizione dei dati da parte dei corpi inferiori.

D –  A livello mentale, in particolare, cosa succede? Un lavoro mentale c’è sempre?

Ma certamente! Anche perché a livello cerebrale l’individuo non manifesta il suo pensiero sul piano fisico, però il lavoro mentale c’è sempre e comunque; è soltanto che questo pensiero non riesce a manifestarsi sul piano fisico, attraverso il corpo fisico, in quanto l’organo che dovrebbe aiutare a manifestarlo non funziona nel modo giusto, però c’è sempre un “pensatore” al di là del corpo fisico!

D –  Quindi si possono raccogliere elementi anche col cervello leso?

Certamente! Anzi, probabilmente ha il cervello leso proprio perché ha bisogno di raccogliere “quel tipo di elementi” attraverso quel tipo di esperienza.

D –  Ammettendo il fatto che un individuo ha questa lesione cerebrale, per cui costruirà i suoi corpi astrale e mentale in base agli stimoli esterni che riceverà, però non riesce ad esprimerli e dentro di si fa una specie di dizionario personale per elaborare i contenuti; però il fatto che nella società, nell’uomo esistono dei testi in cui il messaggio è strutturato in modo particolare, in cui c’è una regola, queste regole vengono recepite dal nostro individuo oppure lui studia l’ambiente nel modo suo personale punto e basta?

Vedi, il suo modo personale è un modo suo personale che viene dall’ambiente, in realtà, perché le esperienze che ha avuto nelle vite precedenti, sono esperienze nate dentro l’ambiente; quindi certe regole dell’ambiente, anche se modificate con il passare dei secoli, comunque costituiscono una base per l’individuo, per poter osservare la sua vita all’interno del piano fisico, al di là della funzionalità dell’organo cerebrale.
Quindi anche se l’organo cerebrale non funziona bene, senza dubbio il corpo mentale riesce lo stesso ad analizzare, a studiare ciò che sta succedendo.

D –  Allora il significato di una parola potrebbe comprenderlo oppure no? Cioè leggersi un libro, se non ha imparato le basi grammaticali, se non ha imparato…

No, in questo senso non è possibile, anche perché, per leggere un libro, è necessario usare il cervello.

Letture per l’interiore: ogni giorno, una lettura spirituale breve del Cerchio Ifior e del Cerchio Firenze 77, su Whatsapp. 
(Solo lettura, non è possibile commentare) Per iscriversi

D –  Sarebbe un’esperienza molto individuale?

Ma, vedi, l’unica possibilità – e qua andiamo in un campo abbastanza minato – per poter leggere un libro in quelle condizioni, è essere capaci di leggerlo dall’interno del piano astrale o dall’interno del piano mentale, quindi avere una consapevolezza diversa su questi piani e, attraverso questi, operare in modo tale da non essere necessario passare attraverso il cervello.

D –  E questo potrebbe farlo da un certo livello evolutivo?

Certamente! Ma qua andiamo sui cavilli che, tutto sommato, non portano poi molto a quanto stavamo dicendo.

D –  Praticamente come potrebbe accadere una cosa del genere, senza passare attraverso il corpo fisico?… Se tu ritieni sia il caso di rispondere.

Ti facciamo soltanto un esempio velocissimo, che è soltanto una spiegazione sommaria e certamente incompleta: se uno di voi fosse molto consapevole, ad esempio, sul piano astrale e desiderasse leggere – che so – le parole del Maestro Scifo e avesse un desiderio così intenso da poterlo fare, ecco che sul piano astrale il libro contenente le parole del Maestro Scifo sarebbe lì a sua disposizione, verrebbe creato con la stessa materia astrale sotto la spinta del suo desiderio e per lui, all’interno del piano astrale, sarebbe consistente, reale e leggibile come un libro all’interno del piano fisico.

D –  Ammesso che sia capace di fare una cosa del genere, cosa accade sul piano fisico in quel momento? Cade in trance, o…

Stiamo parlando di individui, in qualche modo, cerebrolesi, quindi continuerebbe la sua vita sul piano fisico senza essere consapevole, senza rendersi conto di ciò che accade agli altri suoi corpi. 
Allo stesso modo di come ognuno di voi non si rende conto di ciò che il vostro corpo akasico sta elaborando e, magari, di aver raggiunto una consapevolezza di cui niente trapela nel vostro comportamento all’interno del piano fisico. Scifo


Politica della privacy di questo sito da consultare prima di commentare,
o di iscriversi ai feed.


Print Friendly, PDF & Email

8 commenti su “La vita in presenza di una lesione cerebrale”

  1. Ancora una volta è importante considerare come la comprensione sia una questione del corpo akasico e non dei corpi transitori, tra cui il corpo mentale.
    Difficile digerire che persone in stato vegetativo abbisognano di quella configurazione fisica, emotiva e mentale per evolvere, ma così è.
    Grazie.

    Rispondi
  2. E’ importante sapere che in qualsiasi modo sia configurato il corpo fisico, l’apprendimento avviene comunque a livello di coscienza.

    Rispondi

Rispondi a Leonardo Annulla risposta