A chi ha perduto una persona cara (dm2)

Padre mio, Altissimo Signore, mio creatore,
io mi guardo attorno e vedo alcuni dei miei fratelli soffrire, e mi faccio, nel rivolgerTi queste mie poche parole, portavoce del loro dolore.

Io vedo questi fratelli che hanno visto il loro figliolo morire improvvisamente, inaspettatamente, in un momento in cui nulla faceva presagire che ciò sarebbe accaduto, io vedo questi fratelli piangere per la scomparsa del proprio marito o della propria moglie in una morte improvvisa, io vedo la loro fede vacillare, io vedo il dolore che li sommerge, che li travolge completamente al punto di non riuscire più a trovare una ragione per la loro esistenza.

Io sento che in alcuni momenti essi si volgono addirittura a Te, Padre mio, per rivolgerTi imprecazioni e quasi maledirtTi per l’ingiustizia a cui li hai sottoposti.
Io comprendo, mio creatore, che tutto ciò non rientra certamente nella logica che Tu, attraverso questi Tuoi messaggeri vuoi comunicarci, tuttavia giustifico e comprendo pienamente quanto nel loro intimo si va creando.

Io che mi sono assunto la responsabilità di farmi portavoce per loro, Ti chiedo di dare un motivo per infondere forza in questi miei fratelli così provati da una sofferenza troppo immediata, di far trovare loro un nuovo motivo di speranza, di fiducia, di possibilità di continuare ad andare avanti e di riuscire ad inserire nella logica della Tua realtà ciò che loro è avvenuto.

Padre mio, Altissimo Signore, mio creatore, se Tu ami le Tue creature, così come ci è stato insegnato, se Tu segui le Tue creature e fai per loro il vero bene, allora Ti prego: fa qualcosa affinché questi fratelli non versino più lacrime ma riescano, non dico a sorridere, ma quanto meno ad accettare quanto loro è accaduto.
Sono certo, Padre mio, sicuro della Tua bontà e misericordia, che Tu farai qualcosa per ognuno di loro e Ti ringrazio per questo.
Grazie, Padre mio; grazie mio creatore. Federico

Figlio mio,
come sempre io non posso darti di più di ciò che già ti sto dando.
So che le mie parole si scontreranno con il tuo dolore, il tuo dispiacere, il tuo rimpianto; preferisco quindi tacere e lasciare che per me parli qualcun altro.
Non ha importanza quale sia il suo nome; potrei dirtene cento: Stefano, Nicola, Lorenzo, Rosa, e tanti, tanti altri, ed ogni nome che io direi potrebbe avere un significato particolare per ogni figlio che mi sta ascoltando.
Tuttavia io spero che la voce di questa mia creatura possa essere ascoltata non alla ricerca di una verifica, di un trovare chi essa possa essere stata, bensì come un simbolo, come un portavoce delle parole che ognuno dei vostri cari scomparsi potrebbe proferire per voi. Moti

Mamma, babbo, moglie mia, marito mio,
io ho lasciato il mondo in cui per un certo periodo di tempo abbiamo camminato assieme.
Ho lasciato quel mondo dove le illusioni avevano la priorità sulla realtà e ti ho lasciato – adesso me ne rendo conto – nel dolore; ma ora sono giunto a te in questo momento, in questa serata, per ricordarti che io esisto ancora, che io ancora vivo e non soltanto nei tuoi ricordi, portati magari all’esasperazione, vissuti magari in un modo migliore di quanto fossero in realtà.

Io sono qua per dirti, mamma, babbo mio, moglie mia, marito mio, figli miei che ancora vivo e che nulla è veramente finito, e che ci incontreremo quando anche tu lascerai questo mondo così come è scritto che sia.
Potrai riabbracciarmi ed io ti riabbraccerò, ma questa volta il nostro sarà un abbraccio non fatto più di illusioni, non fatto più di speranze, ma fatto di realtà: il nostro contatto sarà più intimo che mai e insieme – noi e tutti coloro che come noi, che come te, hanno sofferto – cammineremo in avanti e raggiungeremo quella luce, quel Dio, quell’Assoluto che tanto desideriamo.

Mamma, babbo, moglie mia, marito mio, figli miei, non piangete per questa dipartita perché di dipartita in realtà non si tratta, ma è soltanto un’illusione pure questa, è soltanto un momento di distacco: non dimenticate mai questo, e siate certi che ci rincontreremo, e siate certi che quando verrà per ognuno di voi il momento di lasciare questo mondo, io vi aspetterò, dandovi così la vera certezza, in un momento difficile, che nulla veramente è finito.
Potrei firmare queste parole con migliaia di nomi, ma mi limiterò a dire quello che per il momento ho scelto. Florian

E se davvero tu che mi piangi, e se davvero tu che mi rimpiangi, e se davvero tu che mi ami ancora con tale intensità da far giungere a me i tuoi pensieri e le tue vibrazioni, se davvero tu, compagno mio, vuoi fare qualcosa per me, cerca di ricordarmi sempre in un momento felice, cerca di avere nella tua mente sempre e soltanto il ricordo del mio volto sorridente, il ricordo di una giornata serena.

Non riportare alla tua memoria momenti di crisi, momenti di sofferenza; non soffermarti a ricordare ciò che, magari, una malattia inesorabile mi ha fatto vivere trasformandomi a poco a poco ai tuoi occhi in qualche cosa di lontano e irraggiungibile, ma ricordati di me com’ero nel momento in cui io per te ho costituito il centro della tua esistenza.

Questo, compagno mio di viaggio, questo per me principalmente devi fare, perché in questo modo la tua serenità, i tuoi pensieri, il tuo amore, mi daranno la spinta, il coraggio, la forza di separarmi ogni volta da quei tristi momenti che ancora mi porto dietro. Moti


Letture per l’interiore: ogni giorno, una lettura spirituale breve del Cerchio Ifior e del Cerchio Firenze 77, su Whatsapp. 
(Solo lettura, non è possibile commentare) Per iscriversi

Aforismi del Cerchio Ifior, il mercoledì su Facebook

Politica della privacy di questo sito da consultare prima di commentare, o di iscriversi ai feed.


Print Friendly, PDF & Email

2 commenti su “A chi ha perduto una persona cara (dm2)”

  1. Difficile commentare. Non temo la morte ma inevitabilmente sentirei una mancanza. Bisogna poi vedere quanto ne sarò travolta. Spero di sperimentarlo il piu in là possibile…

    Rispondi

Rispondi a Nadia Annulla risposta