Casi di somatismo 1: domande [A113-soma7]

1) L’ansia che mi è uscita fuori negli ultimi due, tre anni così in questa maniera forte. Non riesco a capire, c’è qualcosa che mi sfugge perché è molto pesante questa ansia che ho, non solo negli ambiti affettivi ma anche durante l’arco della giornata.

Devi considerare che, negli ultimi anni, la tua vita sta cambiando a rotta di collo e, inevitabilmente, questo destabilizza l’Io cosa che gli provoca ansia; ciò non toglie che alla base, comunque, ci sia anche un aggancio con l’incomprensione che si manifesta nel tuo sintomo somatico (si veda il post precedente, ndr)

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1) Quindi anche osservando l’ansia potrei avere un altro modo per arrivare a comprendere tutto il percorso.

Diciamo che l’ansia è un sintomo collaterale: sapete che un somatismo può presentarsi anche con più sintomi non con uno solo. Tu hai manifestato principalmente quello dello stomaco, bisogna vedere, non risolvendo la causa, se e dove questo sintomo si sposterà.

Infatti è facile che si sposti da qualche altra parte, per esempio percorrendo quel cammino preferenziale che hai creato per la manifestazione della tua ansia in questo periodo, finendo, magari, per aumentare le tue reazioni ansiose e facendo diventare questo sintomo collaterale il sintomo principale.

Quindi non spaventarti (e non spaventatevi) se nel corso del vostro periodo ci saranno dei turbamenti, dei sommovimenti, usciranno cose inaspettate, e vi sentirete ansiosi, vi sentirete disorientati e, magari, avrete un aumento nell’intensità del vostro sintomo o il presentarsi di sintomi accessori e via dicendo, non agitatevi troppo: questo accade normalmente ogni volta che si va a stuzzicare l’Io per quella parte di incomprensione che, tenetelo ben presente, in realtà è lì quasi alla superficie della coscienza, altrimenti non riuscireste a osservarla. Dovete ancora abbattere qualche barriera e, gradatamente, il vostro momentaneo squilibrio diventerà un nuovo equilibrio. E ne trarrete certamente dei benefici.

[…] 1) Non mi e chiaro come associo il blocco fisico al mentale, come faccio a traslare questa cosa?

Osservando i tuoi processi intellettivi nel momento in cui il tuo somatismo entra in atto.

1) Ho capito che dovevo osservare i miei processi intellettivi, ma non ho capito perché devo osservare i processi intellettivi piuttosto che le emozioni, mi verrebbe da dire: ho individuato questa zona legata al piano astrale e quindi osservo le mie emozioni.

Ma tu non sei solo le tue emozioni: esse sono solo una parte di te; tu devi imparare a vedere la tua totalità, perché il tuo somatismo non è fatto soltanto di emozioni, ma è fatto di parte fisica, parte astrale, parte mentale, quindi, per riuscire a risalire la catena e arrivare all’incomprensione, devi capire tutte le tre componenti del somatismo. Non puoi farlo partendo soltanto dalle emozioni: se esamini solo una parte di ciò che ti costituisce puoi arrivare a scorgere una porzione limitata di te stesso, ma non hai gli strumenti per seguire il filo del processo della formazione del tuo somatismo che, nella sua manifestazione, vede il concorso di tutte le componenti dei tuoi corpi transitori.

D – Non riesco collegare questo discorso con i chakra: che valore ha collegare un somatismo che è legato al piano mentale, al piano fisico, al piano astrale, dato che tanto devo comunque osservare il mio corpo, le mie emozioni e la mia mente, nel momento in cui osservo il somatismo?

Il discorso va affrontato in una prospettiva diversa: se tu riesci a riconoscere che il nucleo del tuo somatismo è, per esempio, a livello emotivo questo significa che la parte principale dell’errore di decodifica avviene col transito delle vibrazioni nella materia del tuo corpo astrale, e le reazioni mentali e fisiche sono un accessorio utile perché parte di un processo continuo e non frammentato, ma, di per non ti forniscono gli elementi per precisare il nucleo sbagliato della tua decodifica.

Il tenere conto degli organi influenzati dai chakra ti fornisce indicazioni precise per individuare in che livello del tuo essere la decodifica inesatta (e, di conseguenza, l’incomprensione che l’ha generata) è situata, procurandoti elementi di aggancio per arrivare, in maniera continua, al fattore di incomprensione.

Possiamo aggiungere che, una volta individuato dov’è situato il nucleo della decodifica sbagliata, questo ti aiuta a osservare gli effetti che essa ha avuto sugli altri tuoi corpi e che sono conseguenze, ripercussioni della decodifica errata avvenuta nel nucleo principale.

Per quanto riguarda, invece, il somatismo comportamentale, dal momento che è più difficoltoso individuare dove avviene la decodifica errata dato che non c’è un preciso organo-bersaglio dal quale partire, è più facile cercare di seguire il percorso compiuto dal somatismo all’inverso, ovvero partire dal comportamento (espressione sul piano fisico dell’incomprensione) cercare le emozioni che l’accompagnano per arrivare, infine, alle razionalizzazioni che lo sostengono, risalendo il cammino che ha fatto la vibrazione mal decodificata arrivando a manifestarsi come simbolo.

Ho notato che alcuni fanno una certa confusione su questo discorso della vibrazione in discesa e in risalita e si sono anche chiesti perché esaminare il percorso in discesa e non quello in risalita. Tenete presente che, nella fase di ritorno delle vibrazioni, il percorso è inverso rispetto a quello precedente, in quanto parte dalla materia fisica per arrivare all’astrale, al mentale per poi, finalmente, ritornare all’akasico.

Però, quello che arriva all’akasico, voi dal vostro piano fisico (ricordate che stiamo parlando dei corpi transitori, quindi di Io, e l’Io non si modifica fino a quando le vibrazioni non compiono il percorso di ritorno all’akasico) non potete assolutamente capirlo, perché per il vostro Io in realtà non è ancora avvenuto, quindi osservare la vibrazione in risalita, non vi serve a niente per capire i vostri sintomi psicosomatici.

D – In sostanza noi dobbiamo riguardare all’incontrario il percorso.

Voi dovreste fare così, ma se, invece, partite da dove il somatismo si manifesta e cercate di vedere fin dove arriverà non potete arrivare a capirlo. Perché è come se cercaste di capire qualche cosa che non sapete ancora cos’è, dal momento che le modifiche che l’esperienza porta al corpo akasico non sono ancora state apportate ai vari corpi transitori. Scifo

Annali 2008-2017

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