Cristallizzazione, sintomi e i riflessi sul campo aurico [A87]

Quando parlate di cristallizzazione sul piano fisico, commettete l’errore di identificare il sintomi con la cristallizzazione.

La domanda che avete posto, che pure potrebbe avere risvolti interessanti ovvero se l’intervento di un medico sul fisico di un paziente per curare una cronicizzazione di malattia è assimilabile al terzo modo per risolvere o cercare di risolvere le cristallizzazioni, ovvero l’intervento esterno che cerca di sciogliere forzatamente la cristallizzazione, è una domanda che non ha molto senso, in quanto il medico interviene sul sintomo e non sulla cristallizzazione. Non dovete commettere l’errore, così facile da commettere, di identificare la cristallizzazione con la sua manifestazione sul piano fisico, ovvero con il problema fisico che è il risultato della cristallizzazione.

Ad esempio nel caso del tumore: il tumore non è la cristallizzazione ma può essere il risultato della cristallizzazione. Quindi il medico che interviene chirurgicamente o in qualsiasi altra maniera per cercare di risolvere il problema che si è presentato, cronicizzato all’interno del piano fisico, agisce come abbiamo sempre detto sul sintomo e non sulla cristallizzazione vera e propria sulla quale, in realtà, in ultima analisi l’unico che può veramente agire è l’individuo stesso.

La differenza con l’ipotetico intervento di un medium, di un sensitivo o di un mago per risolvere la cristallizzazione di un individuo, consiste nel fatto che questo ipotetico intervento esterno – come tutti voi d’altra parte avete detto – è che questa persona esterna che cerca di intervenire sulla cristallizzazione si comporta diversamente dal medico, in quanto le energie che smuove non sono soltanto di tipo fisico; certamente attraversano anche il fisico dell’individuo cristallizzato e quindi anche il suo sintomo, la sua manifestazione sul piano fisico ma, in realtà, la cosa è più complessa perché interviene anche sulla porzione astrale e mentale della cristallizzazione.

Ed è qui che vi è la pericolosità: se anche il medium, il sensitivo, o il mago intervenissero soltanto sul sintomo non vi sarebbero grossi pericoli; nel momento in cui, però, vi è il tentativo di influire sulle vibrazioni appartenenti a tutti e tre i corpi dell’individuo, ecco che le energie in gioco sono ben diverse, in quanto provocano reazioni a catena all’interno di tutti i corpi inferiori dell’individuo che, come potete facilmente immaginare, non sono facilmente controllabili e neanche facilmente quantificabili e circoscrivibili dall’interno del piano fisico.

D – Non mi è chiaro quando dicevi che confondevamo la manifestazione della cristallizzazione sul piano fisico con il nucleo della cristallizzazione stessa, puoi fare un esempio? Io avrei pensato al tumore come cristallizzazione.

Certamente è la manifestazione della cristallizzazione come hai detto tu stessa, ma non è la cristallizzazione: la cristallizzazione è formata dalle energie più sottili di tipo fisico, ovviamente, che poi portano alla manifestazione del sintomo che è il tumore.

[…] Bisogna ricordare che le vibrazioni di incomprensione che partono dall’akasico attraversano le altre materie prima di manifestarsi e cristallizzarsi all’interno del corpo fisico, e ciò significa che, pur essendo il “nocciolo duro” della cristallizzazione all’interno della materia fisica dell’individuo, le vibrazioni che hanno avuto come conseguenza la sua costituzione agiscono, comunque, anche sugli altri piani di esistenza e, di conseguenza, anche sugli altri corpi dell’individuo.

Quindi: certamente il nucleo è all’interno del corpo fisico, però esistono anche, comunque, dei riflessi sugli altri corpi dell’individuo. E qua forse varrebbe la pena agganciarsi a un altro argomento che avete esaminato nel corso della discussione, ovvero le atmosfere.

Tra le domande che avete preparato vi eravate posti il problema se la cristallizzazione ha un’atmosfera e, eventualmente, se questa atmosfera assume delle diverse connotazioni dovute proprio alla presenza della cristallizzazione.

Ancora una volta siete stati bravissimi, incredibile ma vero! In effetti, il fatto che ci sia una cristallizzazione all’interno dell’individuo ha influenza anche sulla sua atmosfera, e questo è inevitabile: siccome nella cristallizzazione le energie vibrano in continuazione su se stesse senza trovare una variazione di percorso, finiscono per creare all’interno dell’atmosfera di un individuo delle porzioni di vibrazioni che restano più compatte e quindi più difficilmente riescono a comunicare con le altre atmosfere.

Ecco perché, ad esempio, nei casi di cristallizzazione principalmente situata all’interno del corpo mentale, questo porta spesso a manifestazioni di tipo psicologico accentuato fino ad arrivare a disturbi di comprensione e di percezione della realtà e risulta facile trovarsi in presenza di una difficoltà di comunicazione con gli altri individui; questo accade perché quel nucleo di vibrazioni cristallizzate all’interno dell’individuo impedisce all’aura dell’individuo stesso di poter vibrare con le vibrazioni degli individui con cui viene a contatto, e tutto questo, come potete capire e immaginare, rende più difficile lo scambio di vibrazioni e, di conseguenza, rende più difficile anche la compartecipazione, l’empatia, il rapportarsi.

D – La comunicazione è in qualche maniera interrotta, non c’è fluidità e, in sostanza, diventa un circoscriversi per quanto riguarda la persona cristallizzata?

No, la comunicazione non è interrotta è resa parziale e difficoltosa, per cui accade che entrano in contatto soltanto certe parti delle atmosfere e non l’atmosfera nella sua interezza vibrazionale.

D – Quindi l’individuo cristallizzato è meno ricettivo?

È meno ricettivo, meno empatico e con ridotta capacità di percepire una maggiore realtà dell’altro e, solitamente, la percezione dell’altro viene tendenzialmente limitata a certi aspetti e sempre in direzioni selettive. Se voi aveste la possibilità di osservare quattro o cinque persone fortemente cristallizzate sul corpo mentale, vi rendereste conto che tutte quante presentano la caratteristica di non riuscire a comunicare con le altre persone principalmente proprio dal punto di vista mentale, quindi, per la legge di compensazione dell’energia, acuiscono le loro reazioni dal punto di vista astrale proprio per compensare questa mancanza di comunicazione attraverso il mentale, così come possono compensare invece con reazioni legate al corpo fisico con toccamenti e cose del genere, per esempio. Scifo

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2 commenti su “Cristallizzazione, sintomi e i riflessi sul campo aurico [A87]”

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