Le decodifiche operate dai vari corpi [A102-simboli10]

Gli elementi interiori dell’individuo che condizionano la sua percezione simbolica possono essere individuati nei suoi corpi inferiori: akasico, mentale, astrale e fisico.

Ognuno di essi, come abbiamo visto negli anni, ha delle capacità di decodifica delle vibrazioni simboliche strettamente collegate a quelle che sono la sua struttura e le caratteristiche della materia da cui essi sono formati. Ognuno di essi ha un modo suo particolare di interpretare le vibrazioni simboliche che riceve e di trasformarle in vibrazioni che possano essere recepite e decodificate dalle materie dei corpi che, via via, attraversano.

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Per semplificarci la concezione di tale processo, evidentemente molto complesso, possiamo immaginare che ogni corpo inferiore abbia un suo particolare linguaggio simbolico che si trasmette di corpo in corpo dopo essere stato “tradotto” dalle materie che attraversa secondo le possibilità di ricezione e di decodifica di ognuna di esse.

Stiamo attenti, però, a non perdere di vista il punto di partenza del nostro complicato ragionare: la vibrazione simbolica da cui si dirama l’attraversamento delle direttive della Vibrazione Prima in tutto il Cosmo è fissa, costante, persistente e le vibrazioni simboliche che sorgono nelle varie materie che attraversa sono un suo riflesso, una sua decodifica e, in quanto tali, costituiscono solamente una frazione del complesso di simboli facenti parte della Vibrazione Prima.

Questa, infatti, viene percepita dalle materie che attraversa ma ogni materia e quindi ogni corpo dell’individuo formato da tale materia riesce a decodificare solamente le parti che è in grado di riconoscere e catalogare secondo quella che è la sua struttura fino a quel punto della sua evoluzione, traducendole attraverso l’espressività del suo linguaggio particolare in una forma che, da un lato, rispecchia le possibilità di questo linguaggio e, dall’altro, la modifica cercando di prepararla nella forma vibratoria più adatta a poter essere percepita dalle materie via via più pesanti che incontra nel suo percorso verso l’ambiente fisico.

Risulta evidente, di conseguenza, che la decodifica del simbolo non possa che essere fortemente influenzata dalle caratteristiche e dal linguaggio tipico di ogni materia che attraversa.

La decodifica del corpo akasico

Ma facciamo alcune brevi considerazioni sulle decodifiche attuate esaminandole corpo per corpo. Come sappiamo, il corpo akasico ha un suo linguaggio che, per comodità anche se non in maniera precisa identifichiamo con il sentire. È quindi il sentire del corpo akasico che ha il compito di recepire la vibrazione simbolica proveniente dalla Vibrazione Prima e di decodificarla per permettere la sua trasmissione ai corpi successivi e, di conseguenza, rendere possibile la comunicazione con gli altri corpi.

È ovvio che il sentire può operare la decodifica soltanto in relazione alla sua strutturazione (concetto che abbiamo ormai espresso più volte ma che è necessario tenere sempre ben presente), ovvero relativamente a quanti elementi di comprensione sono stati sistemati al suo interno nel corso dell’evoluzione che sta compiendo. Questo non può significare altro che la sua percezione della vibrazione simbolica è relativa (e, di conseguenza soggettiva), e altrettanto relativa e soggettiva è la decodifica che attua sulla vibrazione simbolica che recepisce.

Inoltre, con tutta evidenza, dal momento che la vibrazione simbolica che riceve mantiene intatte e inalterate nel tempo le sue qualità, quella che cambia è la possibilità di decodifica della vibrazione simbolica recepita da parte del corpo akasico. Questo sia perché a mano a mano che il sentire si struttura amplia la sua gamma percettiva, sia perché gli elementi di comprensione che gradualmente abbraccia in maniera sempre più strutturata gli permettono di attuare una decodifica sempre più dettagliata e sempre più precisa, avendo un sentire via via sempre più affinato e, proprio per questo, in grado di aggiungere sempre ulteriori elementi di decodifica ai simboli provenienti dalla Vibrazione Prima.

La domanda che può sorgere a questo punto è se il corpo akasico ha o meno un linguaggio simbolico. L’ovvia risposta è già insita in quanto è stato detto in precedenza: il linguaggio del sentire, per il fatto stesso di essere un linguaggio e, quindi, di avere la funzione di comunicare se stesso attraverso le vibrazioni che emette deve, necessariamente, avere anche un mezzo espressivo per poter attuare il procedimento e, di conseguenza, deve avere la possibilità di tradurre quanto recepisce in simboli trasmettibili per mantenere fluida e continua la comunicazioni con gli altri corpi dell’individuo. Se così non fosse il corpo akasico si troverebbe a essere un’entità isolata all’interno dell’individuo e, di conseguenza, non potrebbe espletare la sua funzione di raccolta degli elementi di comprensione via via apportati dall’esperienza di vita che l’individuo sta facendo.

Per esemplificare: il corpo akasico riceve dalla Vibrazione Prima il simbolo della fratellanza, complesso, completo e costante nella sua struttura vibrazionale, e tale da costituire, per il corpo akasico, un modello a cui riferirsi e al quale tendere per uniformarsi con esso.
A secondo della comprensione raggiunta dall’individuo, questo simbolo verrà decodificato in un simbolo dell’akasico che varierà, a secondo di quanta comprensione è stata raggiunta fino a quel particolare momento: dal non sentire nessuno come fratello, al sentire fratelli coloro che più gli sono vicini e più cari, fino al sentire fratello qualunque altro individuo.
A questo stadio, ovviamente, la decodifica di tale simbolo da parte dell’akasico sarà pressoché completo anche se, magari, ci saranno ancora delle sfumature di comprensione da raggiungere per tradurre in maniera completa e definitiva il simbolo “fratellanza”.

La decodifica del corpo mentale

Il corpo mentale, a sua volta, ha un suo linguaggio che potremmo identificare con il pensiero. Quando viene raggiunto dalle vibrazioni simboliche provenienti dalla decodifica messa in atto dal corpo akasico sui dati simbolici che ha recepito dalla Vibrazione Prima, anche il corpo mentale, ovviamente, li recepisce secondo le sue possibilità ricettive e li trasforma in concatenazioni di pensiero, formando collegamenti, riflessioni, ipotesi e quant’altro è necessario a edificare l’elaborazione interna al corpo mentale dei dati ricevuti.
Esso, quindi, attua a sua volta una decodifica dei simboli secondo le sue caratteristiche intrinseche, traducendoli, infine, in una forma che possa essere recepita dal corpo astrale.

Riprendendo l’esempio del simbolo della fratellanza, la decodifica di questo simbolo che perverrà al corpo mentale dal corpo akasico innescherà un immediato ramificarsi di pensieri, valutazioni, confronti, che sarà la base della sua concezione mentale dell’elemento “fratellanza” nel corso delle giornate che vivrà all’interno del piano fisico e che gli fornirà il supporto razionale per definire la condizione di fratello o non-fratello degli individui che verranno a contatto con lui.

La decodifica del corpo astrale

Lo stesso procedimento, identico nel suo sviluppo, viene messo in atto all’interno del corpo astrale che ha, come sappiamo, un linguaggio basato sulle emozioni: i simboli mentali che raggiungono questo corpo vengono immediatamente tradotti in linguaggio emotivo dal corpo astrale il quale opera a sua volta una decodifica dei simboli secondo le sue qualità ricettive ed espressive, e invia questa decodifica al corpo fisico.

Sempre seguendo l’esempio che stiamo esaminando il simbolo “fratellanza” trasmesso dal corpo mentale susciterà, con la sua decodifica nel linguaggio astrale, stati emotivi che interagiranno con l’analoga simbologia mentale legata a quel particolare simbolo vibratorio proveniente dalla vibrazione prima, determinando la qualità e l’intensità emotiva di cui sarà intessuto il rapporto di “fratellanza” con un’altra persona.

La decodifica del corpo fisico

Anche nel corpo fisico avverrà la decodifica di ciò che, lungo il percorso Vibrazione Prima, corpo akasico, corpo mentale, corpo astrale, lo raggiungerà come vibrazione simbolica. A sua volta lo trasformerà in reazioni fisiche e lo invierà come comunicazione simbolica all’esterno di se stesso, mettendo in atto tutte le varie decodifiche subite dal simbolo in quel compendio simbolico di espressione che è il comportamento messo in atto dall’individuo nel suo modo di affrontare la vita all’interno del piano fisico.

Ecco, così, che continuando con il nostro esempio il concetto di fratellanza verrà manifestato dall’individuo attraverso il suo comportamento in base alle varie decodifiche che il concetto primario ha subito nell’attraversare i suoi vari corpi, dando luogo a espressioni diverse del comportamento che rifletteranno, in ultima analisi, la comprensione posseduta in quel momento dal corpo akasico dell’individuo.

Il percorso inverso della vibrazione simbolica

Potrei annoiarvi facendo il percorso contrario, ovvero la trasformazione del simbolo di corpo in corpo a mano a mano che la vibrazione simbolica compie il percorso inverso (e le inverse decodifiche) nel suo percorso di risalita che completa il circolo vibratorio dei corpi inferiori dal corpo fisico al corpo akasico, ma mi sembra che quanto abbiamo detto fin qui porti a considerazioni talmente ovvie che non sia necessario farlo.

I riflessi sull’Io

Il compendio delle decodifiche interne che abbiamo descritto fino a questo punto si aggrega e si manifesta in quella chimerica creatura che è l’Io, privo di una sua concretezza reale e immagine, riflesso dei procedimenti che abbiamo fin qui spiegato, pur tuttavia estremamente importante perché è l’illusorio guerriero del campo di battaglia sul quale si misurano le potenzialità di comprensione dell’individuo.

E sarà proprio dell’Io, del suo rapporto e della sua influenza coi simboli che ci occuperemo la prossima volta, avvicinandoci al fine ultimo di questi ragionamenti, ovvero l’importanza dell’analisi del simbolo per cercare di risalire da quelli che abbiamo definito genericamente “somatismi” dell’individuo alle incomprensioni che stanno alla loro base e da cui direttamente provengono. Ombra

Annali 2008-2017

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2 commenti su “Le decodifiche operate dai vari corpi [A102-simboli10]”

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