L’emozione: definizione e provenienza [A53]

Da quello che ho sentito negli ultimi incontri e anche al di fuori degli incontri mi è sembrato di notare che non avete ben chiaro che cosa sia alla fin fine un’emozione.

Ora l’emozione, voi lo sapete, appartiene principalmente al corpo astrale, si potrebbe dire che è un senso del corpo astrale. Ma che cosa vuol dire che è un senso del corpo astrale? Perché si chiamano sensi? Perché hanno il compito di percepire, di recepire quello che succede all’interno del piano fisico e che riguarda direttamente l’individuo.
La stessa cosa vale per la definizione di emozione come senso del corpo astrale. Ma l’emozione, come arriva al corpo astrale? In che forma arriva, come è costituita, cos’è?

Cos’è un’emozione?

Certamente non può essere altro che una vibrazione, in quanto voi sapete che tutta la materia che compone la Realtà è così com’è perché è costituita dalle vibrazioni che l’attraversano e che, in qualche modo, strutturano la materia dei vari piani e danno poi la molteplicità delle forme.

Ora, quando un certo tipo di vibrazione arriva sul piano astrale, il corpo astrale che viene a contatto con questa vibrazione, tramite i suoi sensi, riesce a percepirla. E così come c’è un carattere e una personalità che influiscono sul modo di percepire dell’individuo incarnato sul piano fisico, allo stesso modo la personalità e il carattere tipici di quell’individuo hanno la capacità di indurre a reagire la materia astrale del corpo di quell’individuo in un determinato modo invece che in un altro, ovvero cambia la sua possibilità percettiva, cambia l’uso del senso che il corpo astrale possiede.

Questo cosa significa? Significa che il corpo astrale è attraversato di continuo da vibrazioni provenienti sia dal piano fisico di ritorno verso il corpo akasico, sia dal corpo della coscienza in andata verso il corpo fisico. Però non tutte le percezioni, non tutte le vibrazioni che attraversano il corpo astrale vengono sempre recepite o recepite con primaria importanza da quello che è il senso delle emozioni del corpo astrale.

Questo perché? Perché la costituzione dell’individuo è tale che i suoi corpi sono strutturati in modo da essere pronti a percepire, a recepire, coi sensi dei vari corpi che egli possiede, soltanto quel tipo di vibrazioni che più si adattano o si confanno ai suoi bisogni evolutivi.

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D – Sarebbe come per gli ultrasuoni sul piano fisico, che noi non sentiamo anche se ci sono?

Esatto, e questo accade perché non avete i sensi adatti a percepirli, mentre per esempio un cane li percepisce. La stessa cosa vale anche per quello che riguarda le emozioni: voi percepite all’interno del piano astrale, con il vostro corpo astrale soltanto quelle emozioni che in qualche maniera hanno vibrazioni che risuonano o contrastano violentemente con le vostre.

D – In questo discorso c’è un legame con quella che sarà poi la nostra reazione emotiva? Cioè se il nostro corpo astrale è costituito in modo da percepire solo alcune emozioni, questo necessariamente si ripercuoterà su quella che sarà la reazione emotiva e quindi la manifestazione dell’emozione?

Senza ombra di dubbio, anche se devo specificare che non è che percepisca soltanto alcune emozioni, ne percepisce alcune in maniera più forte, di altre ne percepisce la presenza ma la vibrazione da cui esse vengono portate a contatto con il corpo astrale, non essendo in armonia con i bisogni evolutivi della persona, non entra in sintonia, e non viene percepita con un’intensità o un’urgenza tale da richiedere particolare attenzione da parte dell’individuo.

Quindi la percezione esiste comunque, così come d’altra parte con il vostro corpo fisico percepite tantissime cose che non arrivano poi alla vostra coscienza perché non richiedono la vostra attenzione. La stessa cosa accade per il corpo astrale: le vibrazioni delle emozioni le percepite, però operate un vaglio tra quelle che più vi servono e quelle che invece non sono di alcuna utilità, al momento, per smuovere le vostre vibrazioni verso la comprensione.

D – Questo “smuovere” avviene sempre per analogia di vibrazioni?

Sì, per forza. Questo è proprio tipico della materia dei vari piani. Soltanto le vibrazioni che vibrano con dei cicli vibratori, diciamo così per semplificare, “all’unisono” possono interagire tra di loro: se i cicli vibratori sono molto distanti continuano a vibrare non influenzandosi l’uno con l’altro.

Il corpo astrale, dunque, è costituito in maniera tale da poter percepire le vibrazioni che riconosce poi come emozioni. Queste vibrazioni da dove vengono? Ovviamente hanno diverse provenienze.

Provenienza delle vibrazioni riconosciute come emozioni

Intanto, senza ombra di dubbio, un flusso di vibrazioni proviene dal corpo akasico, perché le richieste del corpo akasico, come voi sapete, attraversano tutte le materie più dense per arrivare a manifestarsi sul piano fisico, quindi attraversano anche il corpo astrale.

Un’altra parte di vibrazioni provengono dalle risposte emotive alle situazioni che l’individuo sta vivendo, poiché le situazioni hanno una connotazione per l’Io della persona, ed ecco che si provocano delle reazioni vibratore contrarie che, di ritorno verso il corpo akasico, attraversano di nuovo il corpo astrale; anche in questo caso il corpo astrale può percepire queste emozioni.

E poi manca un fascio vibratorio, vediamo se siete così bravi da individuarlo voi stessi. Vi sono le vibrazioni connotate “emotivamente” che provengono dalle reazioni dell’Io. L’Io, reagendo alle situazioni, o cercando di bloccare, o cercando di tenere fermi i punti che ritiene importanti per gratificare se stesso o per nascondere se stesso, provoca delle vibrazioni a sua volta.

Queste vibrazioni attraversano tutto l’Io, quindi attraversano anche il corpo astrale, e ciò significa che, all’interno del corpo astrale, vi è una continua percezione di vibrazioni provenienti da direzioni diverse, con impatti diversi, e con funzionalità diverse.

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2 commenti su “L’emozione: definizione e provenienza [A53]”

  1. Nel tempo ho imparato a riconoscere e a distinguere il colore delle emozioni che un tempo subivo inconsapevole.
    Ora mi attende il saper riconoscere l’origine di quell’emozione. Ho in mente un episodio vissuto di un’emozione forte eppure non saprei dire se la provenienza fosse per lo più egoica.

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