Definizione di psicosomatismo e cristallizzazione [A73]

Per prima cosa pensiamo che sia utile cercare di definire cosa intendiamo noi per psicosomatismo e per cristallizzazione, dal momento che abbiamo notato quanto spesso accada che usiate impropriamente i due termini come se fossero una stessa cosa.

Definizione di psicosomatismo

Col termine “psicosomatismo” intendiamo quel processo interiore dell’individuo incarnato che lo porta a manifestare sul piano fisico le incomprensioni che potrebbe raggiungere e definire, ma che vengono contrastate dall’azione dell’Io che cerca di nascondere ai suoi stessi occhi quello che lo disturba in quanto, riconoscerlo e accettarlo, porterebbe a un suo cambiamento che, in quanto contrastante col suo tentativo di mantenere inalterata la sua immagine nel tempo, lo mette in difficoltà.

La spinta della coscienza verso la comprensione è costante, così come è costante la sua emissione di vibrazioni adoperate per indurre l’individuo a manifestare all’esterno i suoi bisogni evolutivi confrontandosi con le esperienze che via via gli si presentano. Queste vibrazioni provenienti dall’akasico si trovano davanti gli ostacoli messi dall’Io (all’interno dei corpi inferiori che lo delimitano virtualmente) sul loro percorso, facendole spesso deflettere dal loro cammino, e portandole a interagire con vibrazioni non direttamente collegate con l’elemento da comprendere, col risultato che esse finiscono con l’arrivare a manifestarsi sul piano fisico come vibrazioni turbolente che si concentrano, ad esempio, nel passaggio attraverso organi fisici particolari, come lo stomaco, l’epidermide e via dicendo.

Questo complesso di elementi dà il via alla manifestazione fisica del problema all’interno di quelli che abbiamo definito “organi bersaglio” e che, proprio a causa degli ostacoli frapposti dall’Io che citavo poc’anzi, talvolta possono essere collegati al tipo di comprensione che viene richiesta dal corpo akasico con notevole difficoltà, rendendo sovente difficile, all’individuo incarnato, identificare con precisione quale sia veramente il fattore scatenante che sta all’origine dello psicosomatismo.

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Definizione di cristallizzazione

Col termine “cristallizzazione”, invece, intendiamo indicare il manifestarsi in maniera costante dello psicosomatismo in un organo-bersaglio fisso, o in comportamenti ripetitivi, elementi indicatori di un ciclo vibratorio interno dell’individuo che non trova via di uscita o un modo per aggirare le difese dell’Io, finendo col continuare a girare con intensità costante all’interno dei suoi corpi inferiori, col risultato di indurre comportamenti o psicosomatismi di più difficile superamento, in quanto il loro circolo vibratorio impedisce alle vibrazioni provenienti dall’akasico di penetrare in esso e, di conseguenza, di fornire variazioni vibratorie che possano, un po’ alla volta, disgregarne il percorso contribuendo a sciogliere la cristallizzazione e, di conseguenza, a modificare gli effetti della sua manifestazione nel corso della vita dell’individuo incarnato.

In sintesi si può affermare che psicosomatismo e cristallizzazione fino a un certo punto sono accomunabili, ma si diversificano nel momento in cui trovano o meno un percorso che permetta all’influenza della coscienza di acquisire nuovi dati dall’esperienza vissuta e, quindi, di inviare vibrazioni variabili in conseguenza degli elementi di comprensione via via acquisiti.

Mentre, però, per lo psicosomatismo questo processo è continuo e il suo scioglimento avviene gradatamente in parallelo con l’aumento delle sfumature di comprensione da parte del corpo della coscienza, per quanto riguarda la cristallizzazione si arriva a una sorta di stasi interiore per cui la cristallizzazione viene riconosciuta come troppo forte da parte del corpo akasico che, di conseguenza, tende a modificare l’invio delle sue vibrazioni indirizzandole verso altri punti che gli permettano di non subire indesiderate interruzioni di acquisizione dei dati utili alla sua comprensione.

Ciò non significa, ovviamente, che l’akasico rinunci alla possibilità di agire sulla cristallizzazione, bensì che preferisce operare su altri elementi di comprensione nella certezza che, essendo tutta l’individualità, nelle sue varie parti, collegata, prima o poi qualche nuova comprensione acquisita gli permetterà di penetrare la rigidità vibratoria che circoscrive il nucleo cristallizzato.

Dal punto di vista dell’individuo incarnato possiamo così arrivare ad affermare che la cristallizzazione diventa più difficile da risolvere: mentre per sciogliere lo psicosomatismo può bastare arrivare a comprendere la base interiore della sua genesi, per sciogliere la cristallizzazione questo può non bastare o non essere attuato agevolmente, dal momento che il nucleo cristallizzato si ripercuote rigidamente nei suoi effetti su tutti i corpi inferiori dell’individuo.

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1 commento su “Definizione di psicosomatismo e cristallizzazione [A73]”

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