Le razze, il numero delle incarnazioni e la loro frequenza 1

Questa sera ho il compito di affrontare un argomento alquanto delicato e vasto; intendo infatti parlare di razza, ovvero di quello che riguarda i cicli incarnativi, il succedersi delle razze sul pianeta Terra, la quantità di incarnazioni di cui l’individuo abbisogna per poter superare il ciclo evolutivo e via dicendo con tutti gli argomenti collaterali che vi possono essere implicati.

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Sogni e desideri: stimoli all’evoluzione, o fattori di blocco (ca8)

Il ritmo della vita dell’uomo è scandito dai periodi di veglia alternati a quelli di sonno.
Questo meccanismo straordinario in cui la coscienza «comune» di se stessi si trasforma in una coscienza onirica, proteiforme e sottoposta a meccaniche inusuali nel periodo di veglia, è sempre stato considerato un affascinante mistero sin dalla notte dei tempi ma, senza conoscere almeno parzialmente la vera

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Conformismo, anticonformismo, ipocrisia

Io vorrei parlarvi del conformismo e di qual è l’atteggiamento dell’evoluto nei confronti del conformismo.
L’evoluto è conformista oppure no? Ebbene, se voi ricercaste sul dizionario la definizione di questo termine vedreste che conformismo significa adattarsi, conformarsi a delle regole etico-morali di una società. E questo, sotto un certo punto di vista, può essere valutato positivamente in quanto è logico che in una società che si rispetti debbano esserci dei principi etici, dei principi morali che devono essere rispettati da tutti gli individui che compongono questa società.

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Origine e gestione dei desideri (ca7)

Fino a quando l’individuo è incarnato, per grande che sia la sua evoluzione, possiede un Io.
Questo è un dato di fatto che molti tendono a dimenticare, eppure basta pensarci un attimo per rendersi conto che non può essere che così.
Infatti, senza i corpi inferiori (fisico, astrale e mentale) non vi può essere incarnazione e la necessaria presenza di questi tre corpi rende inevitabile la formazione dell’Io anche se, ovviamente, più o meno forte a seconda del grado di comprensione, e quindi di sentire di coscienza, dell’individuo incarnato.

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L’abitudine e la noia nel rapporto d’amore

Si dice che – molte volte – la fine di un rapporto d’amore sia dovuto alla noia ed all’abitudine: questo è un detto che più di una volta si può ascoltare nei discorsi di coloro che si trovano a vivere o ad essere a contatto con la fine di un rapporto d’amore.
La noia e l’abitudine vengono quindi indicate come la causa della cessazione di qualcosa che prima sembrava essere perfetto, duraturo e durevole.
Io vi dico che non può essere così: quando un affetto è veramente duraturo e durevole, non vi può essere noia, non vi può essere abitudine.

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Imparare ad osservare e ad interpretare le proprie emozioni (ca6)

«Conosci te stesso».
Questa è forse una delle frasi più ripetute nelle varie forme di insegnamento e anche voi che partecipate da anni alle riunioni del Cerchio vi siete più volte scontrati con essa, arrivando ad avvertire la forza e la giustezza di tale imperativo ma trovandovi anche, di continuo, di fronte alla cruda realtà costituita dalla difficoltà di mettere in pratica quelle poche parole mentre il «voi stessi» che cercate di conoscere vi sfugge di continuo come un’inafferrabile fantasma.

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Il cammino dell’intenzione dalla Scintilla all’azione

Quello che purtroppo porta un pochino fuori strada, nel seguire il processo dell’insegnamento che vi portiamo, è il fatto che il linguaggio che siamo costretti ad usare pone limiti ben precisi. Così, anche se abbiamo usato il termine intenzione sia per quanto riguarda la Scintilla che per quanto riguarda il corpo akasico, in realtà si dovrebbe precisare il termine nei due casi.
Si potrebbe parlare di intenzione assoluta, per quello che riguarda la Scintilla e di intenzione relativa, per quello che riguarda invece il corpo akasico.

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Le “forme-pensiero” astrali e la loro possibile influenza (ca5)

Abbiamo visto che ogni forma presente sul piano fisico ha una sua forma corrispondente, più o meno ampia e più o meno strutturata, sul piano astrale e che questa forma astrale possiede vibrazioni più o meno intense a seconda della possibilità reattiva del corpo del piano fisico nei confronti di ciò che si trova a sperimentare sul suo piano. Ecco, così, che le forme astrali collegate ai minerali sono porzioni di materia astrale particolarmente poco intense, costituite da vibrazioni astrali lente e con una minima area di influenza all’interno del piano astrale.

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