D – Abbiamo la possibilità di dire: «Io oggi non esco» quindi mi impedisco di vivere delle esperienze…
Certamente.
D – E, quindi, bisognerebbe uscire tutte le sere?!
Non è detto. Bisognerebbe fare ciò che si sente.
coscienza
Osservare l’Io con la propria coscienza [sf31]
Quello che voi non avete ancora capito in tutti questi anni, lunghi, d’insegnamento, è il rapporto che dovete avere con il vostro Io. In realtà, voi finite tutti quanti per osservare il vostro Io in che modo? Attraverso il vostro Io.
I sensi di colpa profondi che sorgono nel sentire [sf20]
Io vorrei occuparmi del “vero” senso di colpa, quello che non nasce da influenze più o meno esterne all’individuo ma che nasce, invece dalla sua interiorità.
L’evoluzione della comprensione: dagli aspetti generali alle sfumature [evo3]
Il contenuto in sintesi
La vostra coscienza si va formando, non è statica, si accresce gradatamente mentre voi vivete, quanto essa ha compreso segna i vostri ritmi di esperienza, le vostre manchevolezze, i vostri errori ma, contemporaneamente, vi fornisce delle giustificazioni al vostro modo di essere e di agire.
L’Io è una proiezione di ciò che il corpo akasico non ha compreso [IB9-2]
Come al solito, però, vi ho trovato tutti – nuovi e meno nuovi – in difficoltà per quello che riguarda, l’Io. Sembra quasi che questo Io, che noi diciamo essere sempre così sfuggente, così difficile da precisare, da acchiappare e, quindi, da modificare, in qualche maniera riesca sempre a evitare la vostra presa.
Cosa impedisce al sentire acquisito di manifestarsi nel quotidiano? [IF29focus]
Eccoci giunti all’apertura del nuovo ciclo di insegnamento (anno 1994/1995, volume 5 della collana Dall’Uno ai molti, ndr) che ci vedrà e vi vedrà impegnati ad affrontar argomenti di non facile comprensione.
La libertà, il sentire e i corpi inferiori
D – Per me chiaramente non si può essere liberi finché si è soggetti al proprio karma, cioè finché non si riesce a comprendere attraverso l’allargamento del sentire il proprio. Questo implica ovviamente un lavoro che non dovrebbe essere mentale, ma di coscienza; proprio la cosa che noi facciamo sempre fatica a raggiungere.
Il condizionamento origina innanzitutto interiormente
È passato del tempo da quando avete affrontato con altri Maestri il discorso riguardante il condizionamento. Vediamo allora se si può trovare qualche elemento ancora alla luce di quanto fino a questo punto abbiamo assieme cercato di sviscerare, per comprendere più a fondo questo importante tema.