L’Io, un’illusione che nasce dalle non comprensioni [io3]

L’argomento in sintesi
Nelle prime vite come essere umano l’Io la fa da padrone, inducendo ad azioni completamente egoistiche al fine di soddisfare i propri apparenti bisogni. Verso le ultime, l’individuo non ne sarà più dominato né sopraffatto e saprà, se vorrà farlo, accantonare le spinte del proprio Io quando la sua coscienza glielo suggerirà.

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Medium e sensitivi: l’interesse personale [ms2]

D – Mi sembra quindi di capire che diventi molto importante un discorso di responsabilità nei confronti degli altri; cioè, mentre per quanto riguarda il medium sotto un certo punto di vista queste responsabilità potrebbero anche essere ridotte, in quanto lo strumento – come tu hai detto – è una canna vuota, sembra invece che per il sensitivo, essendo frutto di una sua capacità, ciò dovrebbe comportare un maggiore senso di responsabilità.

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Medium e sensitivi: i molti malintesi [ms1]

D – Parlaci di medium, di sensitivi
Eh, che compito difficile questo! Qua siete, più o meno, una cinquantina (di persone) e su 50 ce ne saranno… 48 che hanno facoltà paranormali, 45 che sono sensitivi, 43 che sono maghi e una buona decina che saranno medium.

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L’Io è un meccanismo naturale [io2]

L’argomento in sintesi
L’Io è un meccanismo naturale la cui nascita è legata indissolubilmente alla presa di coscienza dell’individuo, a tal punto che la sua azione nell’essere umano è inevitabile.

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Una comprensione avviene per gradi

D – La mente è praticamente al servizio dell’Io, per cui mi chiedo: quando si parla della conoscenza di se stessi che può passare attraverso l’analisi delle proprie emozioni, questa analisi non viene sempre fatta attraverso la mente? Cioè è il mio Io che va ad analizzare le emozioni…

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