Il tema della riunione di oggi è stato “l’abitudine”, quell’abitudine che ora sconfina nella cristallizzazione, ora sembra trasformarsi in noia, ora diventa un appiglio a cui aggrapparsi allorché si cerca magari di sfuggire una realtà non più piacevole o gratificante.
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La sofferenza e l’intenzione
D – A proposito delle somatizzazioni, in effetti, queste sono il mezzo per comprendere determinate cose e che comunque l’uomo avrebbe altri mezzi, oltre alla sofferenza, perché l’Assoluto ricorre solo in ultima istanza alla sofferenza per far comprendere un individuo
La vita consapevole e il mondo di domani
Ritrovarsi di fronte al mondo è uno dei fatti più difficili da affrontare, e soltanto l’essere di fronte a voi stessi può risultare un momento più invalicabile del ritrovarsi di fronte a quel grande ventaglio di possibilità di esperienza che la Realtà, il Grande Disegno, dipana ai vostri piedi.
Proiettare se stessi sugli altri
D – Io volevo sapere se alcune esperienze sono anche per verificare il tipo di rapporto che magari uno ha con gli altri.
Problematiche del complesso edipico [IF17]
Abbiamo visto che il complesso edipico è tipico della vostra società occidentale, che nasce da come viene presentata la famiglia, dai ruoli che al suo interno vengono attribuiti solitamente a padre e madre e che fa nascere dei problemi nel bambino, in quanto si proietta verso i genitori.
L’aiuto agli altri e il non nuocere
D – Una delle prime domande che mi sono posta quando mi sono avvicinata agli insegnamenti è stata come si può essere abbastanza se stessi ma senza fare del male agli altri. Mi chiedevo che cos’è esattamente questo “fare del male agli altri”, visto che è la cosa più difficile, quasi, da capire.
La catena genetica e l’attivazione delle sue funzioni [IF16]
D – E’ un po’ difficile, però, fare il salto dal divenire all’essere. E’ una linea di demarcazione che per noi è abbastanza incomprensibile, se non si ragiona in maniera inusuale.
L’ultimo karma da risolvere
D – Quando uno arriva all’ultima incarnazione, proprio perché deve chiudere certi conti karmici molto spesso ha una vita proprio dolorosa, mi sono chiesto – mentre dicevi questo – ma non è possibile che “il grosso” del karma l’abbia già risolto, per cui alla fine, nell’ultima vita, per chiudere i conti abbia – diciamo – solamente da pagare “gli spiccioli”?