Metafora della trasformazione dell’uomo da crisalide a farfalla

Finalmente, uomo, sei diventato “farfalla”. Hai lasciato dietro di te i richiami della materia; hai superato l’egoismo che ti ha indotto, per vite e vite, ad un comportamento degno di un essere meschino; hai abbandonato il “desiderio” di avere, possedere, guadagnare, comandare.

Hai compreso che gli altri, tutti gli altri non sono tuoi nemici, ma veramente tuoi fratelli e, come te, godono di diritti; hai capito che il senso di separatività tra te e tutto il resto del creato è soltanto un’illusione e che quei confini, per te reali fino a poco tempo prima, non esistono realmente; hai fatto tuo il concetto, che per anni noi ti abbiamo proposto, di un Dio non separato da te come un essere da adorare e servire, ma come una parte di te da amare e rispettare.

Ma quanto lungo e difficile è stato il cammino per arrivare a volare liberamente come, adesso, stai iniziando a fare!
Ci sono volute vite su vite prima che tu riuscissi a svincolarti dalle catene di un serrato determinismo, che ti facevano muovere come se tu fossi un “automa”, per farti arrivare a comprendere che ciò che stava al di fuori di te non era qualcosa di tanto diverso da te, non era qualcuno da combattere, ma qualcosa e qualcuno con cui vivere e poter collaborare.

E quando sei arrivato a questa comprensione, ecco che la mirabile legge karmica ti è scivolata addosso, non già come punizione per il male fatto subire agli altri, ma per farti comprendere a fondo – imprimendolo nella tua coscienza – che il male non va mai fatto, non ha ragione di esistere, e l’unico modo per comprenderlo veramente, pienamente, è viverlo in prima persona… ed altre vite ti si sono presentate innanzi a questo scopo.

A questo punto hai cominciato a valutare il tuo agire, perdendo l’istintualità dell’animale “uomo” per acquisire la consapevolezza della “crisalide”, cioè dell’individuo medio-evoluto che cerca di dare un senso al proprio agire. Ecco allora che, per sperimentare la tua libera capacità di scelta senza per questo arrecare danno ad alcuno, altri passaggi in diversi corpi si sono resi necessari, fino a giungere a compiere le tue scelte in perfetta armonia con l’intero Creato.

Nel frattempo hai anche imparato ad amare, hai cominciato ad avvertire le prime vibrazioni dell’amore: i tuoi rapporti con un uomo, od una donna, non si limitavano più alla sola soddisfazione di un tuo bisogno sessuale; i rapporti d’amore verso i tuoi figli non erano più legati ad un istintivo senso di difesa per propagare la tua specie; hai persino cominciato a comprendere il significato dell’amicizia, e via via, sfumature sempre più sottili che fanno capo ad un unico e grande sentimento, cioè l’Amore.

Hai iniziato, insomma, a superare la tua fisicità, lasciando che corpo astrale e corpo mentale facessero sentire la loro influenza. E così altre vite ci sono volute, da quando sei entrato in contatto con la tua mente, tanto utile quanto pericolosa perché tendente a portarti fuori strada. E la conoscenza ti è venuta incontro, e tu da essa hai tratto la forza per far tacere quei richiami che tendevano a portarti lontano: lontano da te stesso e dal tuo vero essere.

Ma tu, crisalide ancora chiusa nel bozzolo, hai superato anche questi ultimi ostacoli.
E il bozzolo, adesso, sta per schiudersi e tu, uomo, ti senti vibrare d’amore, avvertendo che quanto ti sta attorno è parte di te e con te parte di un Tutto che ancora non conosci ma che “senti” fortemente esistere.

Sei consapevole della responsabilità di ogni tuo comportamento, non fai nulla – perché non vuoi farlo – che possa danneggiare le altre parti di te che sembrano esseri distinti, ma che non sono tali.

Sei capace di andare oltre l’amore prettamente fisico, pur non disdegnandolo, nella certezza che si può dare e amare di più di un semplice rapporto sessuale.

Sei in grado di comprendere di non esser solo, riuscendo ad andare al di là delle barriere e dei confini dei tuoi sensi fisici perché sai che il corpo che possiedi è il mezzo, il veicolo che ora ti permette di manifestarti quale sei e, perciò, soddisfi in giusta misura quelli che sono i suoi attuali bisogni.

Hai compreso che la vera religiosità è qualcosa di intimo, di profondamente intimo, e non la si può comunicare se non attraverso ad un adeguato comportamento; per questo resti al di fuori di ogni forma di organizzazione politica, culturale o religiosa.

Sai ancora di avere, come tutte le altri parti di te, un ruolo ben stabilito nella recita della vita, e rivesti il tuo ruolo con dignità, coscienza e voglia di dare.
Sei pronto insomma, uomo, a volare, a lasciare la ruota delle nascite e delle morti per intraprendere un nuovo e meraviglioso cammino.

La farfalla, giunta alla sua completezza lascerà, in ricordo del suo passato di larva e di crisalide, un bozzolo vuoto, e si librerà nell’aria, pronta ad affrontare le nuove esperienze che la stanno aspettando. Baba


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4 commenti su “Metafora della trasformazione dell’uomo da crisalide a farfalla”

  1. Non si tratta di arrivare da qualche parte, ma di scoprire la realtà di cui facciamo parte. Eppure lo chiamiamo cammino, processo, evoluzione. Non c’è ansia di arrivare, osservo e con tutti i miei limiti, sto.

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  2. In ciascuna condizione vivere quel che si è.
    Ad un certo punto dell’evoluzione ci si sente attratti verso forme più evolute e magari è pure giusto vivere una certa tensionalita’ verso quelle forme. Non si può però fingere scimmiottando una evoluzione che non si è ancora raggiunta. Un mio rischio.

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