La coscienza di esistere in Te

Io ti ringrazio
per avermi dato la coscienza di esistere,
per avere permesso che questa coscienza di esistere
mi contrapponesse alla realtà a me esterna,
per aver fatto sì che questo mio contrappormi alla realtà esterna
mi abbia indotto a pensare che anche le altre persone
siano esterne a me e a me contrapposte.

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Issue of judgments

As you know, the form you incarnate at present is the most complex form among the many that you have incarnated in your various incarnations, in your evolutionary path; and when you look at something about your being now, you should try to look at it taking into account the many possibilities, the many directions in which it can be observed. You have spoken tonight of “judge not”; the “judge not” is one of the most difficult teachings within the ethical teaching that has been brought to you and it is difficult because none of you, then, in the end, has a very precise, fixed, sure idea of

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Dall’anima gruppo alla fine delle incarnazioni (IF16)

Insegnamento filosofico 16
Allorché vi è un’incarnazione come vita minerale, non siamo ancora in presenza di un’individualità, ma va considerata una massa di più individualità fuse assieme e quasi indistinte che si uniscono in qualche modo a della materia minerale dalla quale ricevono le prime percezioni, le prime sensazioni.
Voi sapete che da queste percezioni, da queste sensazioni derivanti dagli scontri, principalmente, con gli agenti atmosferici, provengono delle vibrazioni che tendono a organizzare la materia astrale di queste individualità in gruppo.

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Il maschio, la femmina, la stupidità dell’Io

Cos’è che costituisce la differenza tra il maschio e la femmina, soprattutto dal punto di vista sociale?
Ora, che esistano delle differenze fisiche, fisiologiche e biologiche è indubbio e nessuno può contestare questo fatto. Che esistano delle differenze «spirituali» legate più che altro ad un diverso tipo di sensibilità, questo potrebbe anche essere vero (badate bene, ho detto «potrebbe»), ma che esista una superiorità maschile rispetto alla femmina, questo non è assolutamente vero e fa parte senza dubbio di quella «stupidità» umana di cui vogliamo parlare.

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Se nulla accade per caso, come comprendere l’aborto? (1)

Questa volta voglio raccontarvi una storia, forse un po’ inconsueta – visti i protagonisti – ma vi sarete certamente accorti che i miei interventi sono sempre un poco sconcertanti, tanto da suscitare reazioni brusche e opposizioni varie, il che – ben lungi dal dispiacermi – mi sollecita invece ad andare avanti, perché significa che, malgrado il tono a volte indisponente che cerco di usare, in realtà ciò che dico – anche se non accettato e condiviso totalmente – per lo meno riesce a ottenere quello che è il mio scopo: aiutarvi a uscire dal vostro fermarvi in schemi di pensiero rigidi e, in quanto tali, più dannosi che utili all’avanzamento dell’individuo.

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L’aspettativa di una nuova era e il lento cammino della comprensione

Molti figli, in tutto il mondo, si guardano intorno un po’ straniti, cercando di scorgere i segni di un’età nuova, migliore, più soddisfacente anche solo nelle piccole cose di ogni giorno; ma poi abbassano lo sguardo delusi, come per rifiutarsi di vedere.
Noi speriamo che, almeno per coloro che seguono attraverso vie molteplici e diverse le nostre parole e quelle di altre guide – siano esse incarnate o disincarnate – ciò non accada, e non solo per fiducia in ciò che le nostre o le altrui parole vi dicono, ma perché esse vi offrono la possibilità di vedere un poco oltre l’apparenza di ciò che vi circonda,

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Il sogno del grande amore e l’amore vero mai riconosciuto

Fratelli, sorelle, è abitudine dell’uomo ricercare le grandi sensazioni, tenere conto dei grandi avvenimenti, delle situazioni superlative. Eppure, anche se in apparenza non sembra così, non sono le grandi azioni, né i grandi uomini, né le grandi invenzioni quelle che hanno davvero segnato una svolta nel vivere del genere umano, ma sono le azioni piccole, gli uomini comuni, i piccoli fatti di ogni giorno, quelli che lasciano davvero un segno nell’umanità e ne influenzano in modo inavvertito ma costante l’avanzamento e l’evoluzione.

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La morale, la conoscenza, l’accettazione di sé

Diffidate di chi dichiara immorale qualcosa, amici, perché quasi sempre la sua dichiarazione nasconde il fatto che egli compie proprio gli stessi atti, o che li compirebbe se solo non avesse paura di venire scoperto.
Diffidate di chi è convinto che compiere un’azione ritenuta immorale mandi dritti all’inferno, perché non è certo agire nella moralità il non compiere un’azione solo per il timore di essere puniti.
Diffidate anche di chi chiude gli occhi inorridito nello scorgere la pagliuzza nell’occhio altrui, perché, con buona probabilità, le sue palpebre si abbassano per non mostrare la trave che gli trafigge le pupille.

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