L’esperienza personale di Dio (r2)

Infine parleremo di Dio, dell’Estremo Essere, di Colui che ci accomuna e che Tutto è. La parola “Dio”, etimologicamente, significa celeste, luminoso, ma le varie religioni di tutti i tempi hanno identificato questo termine con l’Essere Supremo che governa il mondo degli esseri umani.

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La Verità non è fatta di parole, ma di Sentire

E’ la possibilità di effettuare con il proprio corpo mentale delle catene logiche quello che permette all’uomo, se non di arrivare a comprendere l’Uno, quanto meno di compiere il percorso fino a Lui risalendo lungo la catena di causa-effetto.

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La realtà è l’Uno/Assoluto mascherato da relativo

In questi ultimi anni i nostri interventi sono stati sempre più difficili, sia per voi che ascoltavate e che cercavate di capire e assimilare quanto noi vi andavamo proponendo, sia per noi che abbiamo dovuto lottare in continuazione con molti elementi che rendevano ostico il presentarvi questi ultimi concetti.

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Il problema della conoscenza e della comprensione dell’Uno

Come spesso vi abbiamo ripetuto è difficile per l’essere umano riuscire a formarsi un’idea di come sia l’Uno in realtà. E questo fatto è comprensibile perfettamente se si fa riferimento agli strumenti che l’individuo incarnato possiede per elaborare le proprie concezioni.

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Il Dio di Mosè: desiderio e concupiscenza (2m)

Spesso vengo definito da chi parla di me come “Scifo l’ironico”, e siccome il tema che sto trattando ultimamente è un tema abbastanza delicato (chi segue i nostri discorsi saprà che stiamo parlando dei dieci comandamenti) non vorrei che questa ironia venisse male interpretata, magari tenendo presente quella che è l’etimologia di partenza della parola ironia.

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